[embed_video id=149324] poliziotti del Commissariato di Niscemi hanno tratto in arresto il niscemese Pasquale Di Benedetto, di anni 50, con precedenti per spaccio di stupefacenti, già sorvegliato speciale della pubblica sicurezza, poiché colto nella flagranza di reato di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, lesioni personali colpose e uso di atto falso. Ieri mattina, intorno alle 13,30, una pattuglia del Commissariato di Niscemi, nel corso di un posto di controllo lungo la Sp 12, ha intimato l’alt a una Fiat 500 proveniente dalla Superstrada 117 bis Catania–Gela. L’uomo alla guida del mezzo, in un primo momento, ha fermato l’auto per lasciarsi sottoporre a controllo, tanto che uno degli agenti è riuscito ad aprire lo sportello lato guida del veicolo. Una volta apertolo, il poliziotto ha visto che Di Benedetto stava lacerando un involucro in cellophane, spargendo la polvere bianca in esso contenuta nell’abitacolo del veicolo. Poi, repentinamente, ha ingranato la marcia e sgommando ha travolto l’altro agente che, nel tentativo di evitare l’impatto con il paraurti della vettura, si è lanciato di lato, venendo colpito solo di striscio dal veicolo in fuga. Il fuggitivo è stato subito inseguito dai poliziotti e bloccato qualche centinaio di metri dopo, appena prima dell’ingresso di Niscemi. Nonostante fosse stato nuovamente bloccato dagli agenti, il Di Benedetto ha continuato a opporre una strenua resistenza al controllo, rifiutandosi di spegnere il motore e di scendere dal veicolo da lui condotto. Gli agenti, una volta messo in sicurezza l’uomo, hanno notato che lo stesso, nel tentativo di cancellare le tracce della sostanza stupefacente sparsa poco prima, aveva buttato dell’acqua all’interno dell’abitacolo e sui suoi vestiti. I poliziotti hanno recuperato l’incarto in cellophane lacerato e circa 1,5 grammi di cocaina, parte dall’abitacolo del mezzo e parte sparsa sull’asfalto. Condotto in Commissariato, dal controllo dei documenti è emerso che la patente di guida in possesso dell’arrestato era falsa, in quanto allo stesso revocata nel 2010 per mancanza dei requisiti morali. All’uomo, inoltre, nel 2011, sono stati confiscati alcuni terreni e una villa nell’ambito di un procedimento di misure di prevenzione. Dopo le formalità di rito l’arrestato, su disposizione del Pm presso la Procura di Gela è stato condotto presso il carcere della città del golfo a disposizione dell’autorità giudiziaria. Durante l’impatto con il mezzo che ha tentato la fuga l’agente caduto sull’asfalto ha riportato lesioni guaribili in quattro giorni.
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