Firmato al Mims il Protocollo d’Intesa con le Associazioni di categoria degli autotrasportatori sulla base delle norme proposte per il settore nel Decreto Energia oggi in Consiglio dei Ministri. Impegno della categoria a evitare e revocare il fermo nazionale dei servizi di autotrasporto se oggi Il consiglio dei Ministri mantiene la promessa di intervenire sul ritocco delle Accise.
Un pacchetto economico per garantire ulteriore respiro all’autotrasporto dopo gli 80 milioni già previsti nel primo Decreto Energia e un affinamento delle regole nel rapporto tra autotrasporto e committenza grazie al Protocollo d’Intesa sottoscritto ieri al termine del Tavolo convocato al Mims e presieduto dalla Viceministra Teresa Bellanova.
Bellanova dichiara: “Un risultato importante frutto di un confronto serrato e continuo in queste settimane con l’intero settore, autotrasportatori e committenza. Innanzitutto la proposta di un pacchetto di norme: risorse, norme ed emendamenti che andranno a comporre le misure ad hoc per l’autotrasporto nel Decreto di oggi in Consiglio dei Ministri e che potranno essere oggetto anche di ulteriori misure.
Quindi la sottoscrizione di un Protocollo d’intesa, che voglio considerare un accordo quadro teso a garantire maggiori condizioni di equilibrio all’interno della filiera, e a mettere in sicurezza gli autotrasportatori rispetto a variazioni nel costo del carburante. Allo stesso tempo si indicano anche modalità più stringenti rispetto ai contratti non scritti, dove diventa obbligatorio il riferimento ai costi indicativi aggiornati dal Ministero. Con l’impegno da parte della categoria a evitare e revocare il fermo nazionale dei servizi di autotrasporto e a garantire la prosecuzione delle attività, senza interruzioni”.
I punti dell’accordo:
Nel pacchetto norme economiche, si prevede un aumento del bonus accise; l’implementazione a partire da quest’anno e fino al 2023 per Marebonus e Ferrobonus per complessivi ulteriori 212milioni 500mila; l’incremento dello sconto pedaggi e spese non documentate con ulteriori 20 milioni a disposizione; l’esonero per il 2022 del contributo dovuto all’Autorità di regolazione dei Trasporti.
Quanto all’Intesa sottoscritta, altri punti qualificanti sono: i controlli sul rispetto dei tempi di pagamento dei contratti di trasporto anche mediante il coinvolgimento, in aggiunta a quanto già in essere, dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato e del Comitato Centrale per l’Albo nazionale degli autotrasportatori; la revisione della regolamentazione dei tempi per il carico e lo scarico delle merci; le misure semplificative e agevolative legate all’entrata in vigore del nuovo Regolamento Europeo 1055/2020; l’impegno del Ministero a proseguire le iniziative a tutela delle imprese italiane contro i divieni unilaterali adottati in questi anni dal Land Tirolo.
Il Protocollo conferma inoltre la velocizzazione, con la firma di entrambi i Ministeri interessati, Mims e Mef, del Decreto interministeriale per la ripartizione condivisa con le Associazioni di categoria, per il triennio 2022-2024, del fondo di 240 milioni di euro destinati all’autotrasporto, che dunque adesso attende il via libera della Corte dei Conti; l’accelerazione per tutte le procedure di pagamento degli incentivi e dei contributi dovuti; l’esonero anche quest’anno del contributo richiesto dall’Autorità di regolazione dei trasporti alle imprese del settore. Bellanova aggiunge: “Grazie al lavoro responsabile e all’impegno di tutti, riusciamo a garantire ulteriore sostegno economico al settore, e a dare concretezza a richieste e aspettative che attendevano da anni una risposta. Abbiamo segnato un punto di svolta ma, come ho già detto, il lavoro proseguirà finché non avremo affrontato tutte le criticità che ostacolano questo settore nell’affermare ruolo e centralità”.
In sintesi i punti dell’accordo.
Soldi e regole. È servito questo per mettere d’accordo governo e autotrasporto. I soldi, oltre agli 80 (insoddisfacenti) milioni già previsti dal primo decreto Energia, adesso si aggiunge un pacchetto di norme economiche articolato che contempla:
– un aumento del bonus accise;
– l’implementazione a partire da quest’anno e fino al 2023 del Marebonus e del Ferrobonus per complessivi ulteriori 212,5 milioni;
– l’incremento dello sconto pedaggi e per le spese non documentate con ulteriori 20 milioni;
– l’esonero per il 2022 del contributo dovuto all’Autorità di regolazione dei Trasporti.
Sul fronte delle regole, invece, c’è la sottoscrizione di un Protocollo d’intesa in cui entrano:
i controlli sul rispetto dei tempi di pagamento dei contratti di trasporto anche mediante il coinvolgimento, in aggiunta a quanto già in essere, dell’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato e del Comitato Centrale per l’Albo nazionale degli autotrasportatori;
la revisione della regolamentazione dei tempi per il carico e lo scarico delle merci (con un incremento esponenziale degli indennizzi);
le misure semplificative e agevolative legate all’entrata in vigore del nuovo Regolamento Europeo 1055/2020 (si ipotizzano sanzioni per limitare la subvezione);
l’impegno del Ministero a proseguire le iniziative a tutela delle imprese italiane contro i divieni unilaterali adottati in questi anni dal Land Tirolo.
– la velocizzazione, controfirmata da ministero delle Infrastrutture e da quello dell’Economia, del Decreto interministeriale per la ripartizione condivisa con le associazioni di categoria, per il triennio 2022-2024, del fondo di 240 milioni di euro destinati all’autotrasporto, al momento attuale al vaglio della Corte dei Conti e l’accelerazione per tutte le procedure di pagamento degli incentivi e dei contributi dovuti.