Obbligo di dimora nei confronti dei due coniugi di Naro – Angelo Vinci e Andreina Vella – accusati di aver tenuto segregato in casa il nipote disabile psichico addirittura incatenandolo per un piede. Lo ha disposto il giudice Luisa Turco che ha ritenuto affievolite le esigenze cautelari in seguito alla chiusura delle indagini. I coniugi erano stati arrestati dai carabinieri della Compagnia di Licata nell’inchiesta coordinata dal procuratore Luigi Patronaggio e dal sostituto Gloria Andreoli. La coppia era finita prima in carcere, poi ai domiciliari con braccialetto elettronico in un paese dell’Emilia Romagna e, in seguito alla scadenza dei termini, era scattato l’obbligo di dimora. L’indagine nasce dalla segnalazione di una vicina di casa dei coniugi che, insospettita da strani rumori, decide di avvisare i carabinieri. Da quel momento viene monitorato l’appartamento con l’installazione di cimici e telecamere supportate da attività di pedinamento e intercettazione telefonica.
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