Il restauro di un antico organo a canne custodito nella Basilica di Santa Maria Assunta e un nuovo impianto di illuminazione per la Chiesa Madre San Nicolò di Bari. A Chiusa Sclafani, Comune del Palermitano che ricade nell’ arcidiocesi di Monreale, i due interventi partiranno a breve grazie al finanziamento, per complessivi duecento mila euro, deliberato dal governo guidato da Nello Musumeci.
“In entrambi i casi – sottolinea il presidente della Regione siciliana – era un impegno che avevo assunto nell’ultima mia visita a Chiusa. E gli impegni si mantengono. C’è già a disposizione un progetto esecutivo e quindi si potrà procedere immediatamente ad affidare i lavori. Nel primo caso, si restituirà funzionalità e decoro a uno strumento prezioso costruito oltre un secolo fa. Nel secondo, un luogo di culto assai frequentato sarà dotato di un moderno impianto di illuminazione in grado di valorizzare gli interni, assicurare il comfort dei fedeli e, allo stesso tempo, garantire un risparmio energetico. Da parte nostra si tratta di una doverosa risposta alle legittime attese dell’intera comunità religiosa di Chiusa Sclafani”.
Sia le opere di restauro che quelle di efficientamento energetico verranno eseguite sotto l’Alta Sorveglianza della Soprintendenza per i Beni culturali di Palermo.
Una nuova chiesa per la comunità di Piano Tavola, popolosa frazione di Belpasso, nel Catanese. La Presidenza della Regione Siciliana ha finanziato l’edificazione del nuovo edificio di culto con un milione e mezzo di euro.
«I residenti di una parte sempre più popolosa del territorio di questo centro etneo – evidenzia il presidente della Regione Nello Musumeci – potranno finalmente disporre di un nuovo luogo di preghiera più ampio e moderno di quello già esistente. La nuova struttura sarà inoltre realizzata con tutti i requisiti di sicurezza. Sostenendo finanziariamente il progetto, proposto dal sindaco Daniele Motta e approvato dalla Giunta comunale, diamo risposta a un’esigenza molto sentita dai cittadini della frazione belpassese».
La nuova chiesa verrà edificata in un lotto di terreno inutilizzato e già individuato dall’Amministrazione comunale. Il manufatto comprende anche una parte destinata ai locali di segreteria, alla sala riunioni e all’abitazione del parroco. L’edificio sacro avrà una pianta ovoidale, potrà disporre di 380 posti a sedere e sarà realizzato secondo criteri di architettura sostenibile. All’esterno è previsto anche un piccolo spazio verde.