Trasferimenti di migranti da Lampedusa effettuati dalla polizia, disposti dalla Prefettura di Agrigento d’intesa con il ministero dell’Interno.
Sono 189 i migranti, gia’ sottoposti a tampone rapido per la diagnosi del Covid e pre-identificati, che sono stati trasferiti sulla nave quarantena Adriatico a Cala Pisana, a Lampedusa. Altri 140, hanno lasciato l’hotspot di contrada Imbriacola per imbarcarsi sul traghetto di linea Sansovino che giungera’ in serata a Porto Empedocle.
Nella struttura di primissima accoglienza, dove nei giorni scorsi si era arrivati a 1.200 presenze, al momento, restano 473 persone, a fronte di 250 posti disponibili. Da piu’ di 36 ore non si registrano sbarchi.
Intanto i resti umani, due femori e una anca, recuperati lunedi’ scorso a Cala Pulcino a Lampedusa sono stati imbarcati sul traghetto di linea Sansovino che giungera’ in serata a Porto Empedocle. Dovrebbero essere di uno dei dispersi del naufragio verificatosi fra Lampedusa e l’isolotto di Lampione lo scorso 30 giugno. I resti riposti in una cassettina, dopo l’arrivo a Porto Empedocle, verranno trasferiti a Burgio dove, secondo quanto rende noto il sindaco delle Pelagie, Toto’ Martello, verra’ tumulata. Sulla ultima tragedia del mare c’e’ un’inchiesta coordinata dal procuratore capo Luigi Patronaggio e dal sostituto Maria Barbara Cifalino’. Il 30 giugno, un barchino si capovolse e finirono in acqua tutti i migranti che erano a bordo: 7 le donne, una delle quali incinta di 2 mesi, che persero la vita e 46 i superstiti. Lo scorso 8 luglio, la nave Dattilo della Guardia costiera ha fatto immergere un robot sottomarino, ha localizzato l’imbarcazione e i corpi dei 9 immigrati dispersi. Il 4 settembre, due cadaveri in decomposizione, vennero ritrovati nei pressi di Cala Spugne. A portare a riva i due cadaveri furono le forti correnti marine.