Il parziale crollo del “Pontile Sbarcatoio” era stato preventivamente segnalato alle autorità con denunce e interviste rilasciate presso Tv e giornali, e con relazione in possesso al Comune di Gela già dal 22/Luglio/2020 Protocollo 78534. Trovo incongruente che diversi architetti e associazioni si facciano sentire solo ora ad opera irreversibilmente irrecuperabile, la struttura poteva essere recuperata solo quaranta anni fa. Tutti siamo affezionati alla struttura, e tutti abbiamo bellissimi ricordi.
Il pontile sbarcatoio rappresenta in assoluto la prima costruzione in cemento armato con ciotoli realizzata a Gela; Sorretto su una serie di pilastri immersi a mare, struttura concatenata e ancorata con armatura in ferro tondo dal diametro verosimilmente dai 6 mm al Ø 40 mm per quello che è possibile vedere (ormai è completamente ossidato e disintegrato), il calcestruzzo risulta ammalorato e sfarinato, nessun governo finanzierebbe un tale restauro, molto costoso e poco produttivo. Prima della demolizione totale occorre recuperare “Bitte e Basolato” consigliamo in entrambi i casi la numerazione e depositato nei magazzini comunali.
Ciò premesso, scarto categoricamente l’ipotesi restauro e ripristino come suggerito da alcuni comitati e architetti, i costi sarebbero troppo alti su un’opera centenaria che mai è stata soggetta da manutenzione.
I piloni in cemento armato realizzati tra il 1915 e il 1935 immersi in acqua marina hanno corroso il ferro di armatura irreparabilmente, non possono più sostenere pesi dall’alto, compressione , tensioni, e sono privi di elasticità, il continuo infrangersi delle onde marine in questi ottantacinque anni, l’inesistente manodopera, potrebbero fare cedere l’infrastruttura in qualsiasi momento con aggravio di costi per la collettività.
Prevedo un crollo parziale del 60% del “Pontile” entro e non oltre 10 anni con costi altissimi per la rimozione delle macerie nei fondali marini.
Per tale motivo reputo la manutenzione, la ristrutturazione e il restauro solo uno sperpero di denaro pubblico, e di tempo, bisogna demolire, progettare e ricostruire l’opera marittima nel minor tempo possibile.
Consiglio la demolizione immediata di due campate circa 15 metri per non tagliare est e ovest della spiaggia di Gela, per permettere di fare passeggiare i bagnanti senza imprigionarli a est o ad ovest della spiaggia di Gela, successivamente il montaggio di una recinzione in reticolato zincato apposto a tre metri dal perimetro del pontile che avvolgerà il pontile a terra senza occludere il passaggio est-ovest.
Si lavori immediatamente per la demolizione e ricostruzione invece di perdere altro tempo.