La cucina ha sempre avuto una fortissima tradizione in Italia, non a caso i prodotti alimentari made in Italy sono quelli maggiormente richiesti ed esportati all’estero. La tradizione gastronomica però non riguarda solo i piatti salati, ma anche quelli dolci. Da Nord a Sud, l’Italia vanta una lunga tradizione di dolci: dalla cassata siciliana alla pastiera napoletana, dal panettone milanese ai gianduiotti torinesi.
L’Italia, benché sia un paese tradizionalista, ultimamente si sta aprendo anche alle tendenze che arrivano fuori dai confini nazionali, come il Bundt Cake. Si tratta di una ciambella morbida e scenografica, preparata in uno stampo particolare, di origini americane. Ormai da qualche anno si può trovare stabilmente nelle pasticcerie soprattutto nel periodo di Pasqua, di fianco ad altri dolci tipici del periodo come l’uovo pasquale e la colomba.
C’è poi stato un vero e proprio boom di programmi televisivi culinari, che spiegano in diretta come realizzare succulente ricette e prelibatezze, compresi naturalmente i dolci. La scia lasciata dai programmi televisivi culinari, che vede protagonisti anche chef affermati, è stata sfruttata da molti influencer che a loro volta nel corso dei video spiegano come preparare dolci squisiti. Ognuno di loro, con il suo stile, ha diffuso ancora di più la passione per la pasticceria e per i dolci in generale.
Proprio alla luce di questa rinnovata passione per la pasticceria, che a dire il vero non si è mai assopita, molti giovani imprenditori stanno pensando di lanciarsi in questo settore. Ma come aprire una pasticceria? Il segreto è differenziarsi ma, prima di tutto, bisogna stilare un business plan preciso e sbrigare tutte le pratiche burocratiche. Sono attività complesse e spinose, ma necessarie, perciò è opportuno affidarsi a professionisti del settore, come Contributi PMI, che seguono gli imprenditori passo dopo passo per l’apertura di una nuova attività.
Tra le principali cose da fare bisogna stilare un budget, poiché l’apertura di una pasticceria può avere costi anche abbastanza elevati. Solo le attrezzature, i macchinari e le materie prime hanno costi molto elevati che possono arrivare fino a 70.000 euro. Altre spese da considerare sono quelle relative al locale: tra eventuali lavori di ristrutturazione, affitto, allaccio delle utenze e spese varie il costo può arrivare a 20.000 euro.
Per gli arredi c’è da mettere in preventivo circa 20-25.000 euro e bisogna aggiungere i corsi di formazione, le licenze e gli adempimenti che costano 5.000 euro circa. Infine da non dimenticare le spese necessarie per la campagna pubblicitaria, che oscillano tra i 5.000 e i 10.000 euro.
In totale la spesa prevista per aprire una pasticceria va dai 100.000 ai 115.000 euro. Si tratta di un investimento corposo che non tutti hanno la possibilità di affrontare. In questi casi è consigliabile rivolgersi alla finanza agevolata e in particolare ai bandi a disposizione degli imprenditori, che possono ottenere dei prestiti importanti, con una parte a fondo perduto, e poi restituire il tutto gradualmente, con calma e senza scadenze troppo stringenti.