“Il collegamento ferroviario fra Palermo e Catania con i treni “Frecciabianca” è la conferma di una gravissima disattenzione di Trenitalia e del Governo nazionale per il trasporto in Sicilia. Vecchi treni ridipinti e riadattati mandati in Sicilia dalle regioni del nord, tempi di percorrenza addirittura peggiori dei già lunghissimi tempi precedenti (una media di 65 km orari, 65!!), costi aumentati a carico dei pendolari e a carico di tutti i contribuenti siciliani. Insomma un’operazione che non ha alcuna giustificazione pratica, né tantomeno amministrativa. Se non forse quella di permettere a Trenitalia di “smaltire” qualche carretta senza pagare costi di demolizione. Non posso che chiedere al Governo regionale e in particolare all’Assessore Falcone di riferire immediatamente in Aula su questa operazione, se ci siano ed eventualmente a quanto ammontino i costi per le deboli casse regionali, e soprattutto, se non ritenga di dover ricordare al Governo nazionale che la Sicilia è ancora parte dell’Italia e non la discarica di Trenitalia”. Lo ha dichiarato Marianna Caronia, dopo l’avvio dei collegamenti ferroviari fra Palermo e Catania con i “nuovi” treni denominati Frecciabianca.
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