Si spaccia per una funzionaria dell’Inps e, con la scusa di accertare dati concernenti la pensione e verificare la documentazione, deruba un’anziana donna pensionata residente in via Girolamo Gravina nel Capoluogo. Sul posto sono intervenuti i poliziotti della Sezione Volanti, della Squadra Mobile e della Polizia scientifica, per il sopralluogo. Dalla ricostruzione fatta dalla vittima, gli investigatori hanno ricostruito un identikit della falsa funzionaria Inps: donna di mezza età (50 anni circa) con una certa padronanza della lingua italiana, mora, capelli corti ricci neri, vestita in maniera discreta (giubbotto marrone, borsa e stivali neri). Allo stato si sconosce se la stessa si accompagna a qualche complice. Banale il modus operandi: la truffatrice adocchiata una potenziale vittima, in genere persone anziane avvistate da sola a fare la spesa o a ritirare la pensione alla posta, poi le segue fino a casa e aspetta qualche minuto per citofonare e presentarsi come un funzionario dell’Inps. Le scuse per farsi aprire la porta sono tra le più disparate: a qualcuno è stato detto che si trattava di un controllo per verificare l’esatto importo della pensione, mentre a qualcun altro è stato proposto l’addebito sul conto corrente in cambio di un aumento della quota erogata mensilmente dall’istituto previdenziale oppure è stata paventata la possibilità di un aumento della pensione, come nel caso odierno. Una volta arrivata al pianerottolo, la donna comincia a formulare domande più specifiche chiedendo se ci siano o no altri parenti in casa o di quante stanze sia composta l’abitazione per poi farsi consegnare documenti sempre diversi in modo tale da costringere la vittima ad allontanarsi per qualche minuto: un arco di tempo breve ma sufficiente per mettere a segno il furto e fuggire. Nell’episodio denunciato stamane, il bottino ammonta a una collana d’oro rosso a maglia larga e a 500 euro in contanti, in biglietti da 50 e 20. In altri casi sono spariti anche pezzi d’argenteria, cornici e portafogli. <strong>E’ il caso di ribadire che, nessun ente pubblico o privato ritira soldi a domicilio attraverso i suoi funzionari, e, ove fosse necessario eseguire dei controlli nelle abitazioni, gli enti espongono preventivi avvisi nel palazzo</strong>. Tutte le volte che un sedicente funzionario di qualsiasi ente pubblico o privato si presenta alla porta, prima di aprirgli, specie se si tratta di anziani che vivono da soli, è bene chiamare i numeri di emergenza 113 o 112 per svolgere accurati controlli..
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