Ylenia Bonavera, 24 anni, la ragazza messinese deceduta a Catania in circostanze poco chiare è stata accoltellata. La procura ha fermato una donna che ha confessato di avere sferrato la coltellata per la quale la giovane è finita al pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi, nel quale è morta subito dopo il ricovero.
L’indagine della Squadra mobile di Catania sul fatto di sangue, documentato da molti video che hanno ripreso le fasi della concitata lite, si è concentrata presto su Daniela, che ha 34 anni e una lunga amicizia con Ylenia e forse non solo quella; lei si è costituita, presentandosi assieme al suo legale, l’avvocato Giovanni Chiara, e ha ammesso di avere sferrato il colpo di coltello che ha colpito la vittima alla clavicola. “Non volevo che facesse abuso di crack, non volevo che continuasse a drogarsi. Abbiamo avuto l’ennesima discussione, lei mi ha aggredito e io ho reagito…”, sono state le parole pronunciate dinanzi ai magistrati Fabrizio Aliotta e Michela Maresca.
Al termine dell’interrogatorio è stata rinchiusa in carcere di piazza Lanza in attesa della convalida dell’arresto da parte del gip. A far propendere per il fermo è stata la valutazione del medico legale Cristoforo Pomara che a un primo esame sommario compiuto sul corpo senza vita di Ylenia ha detto che la ferita è più grave di quello che si era ipotizzato al momento del ricovero. Questa lesione potrebbe essere stata la concausa della morte di Ylenia in quanto la giovane era sotto effetto di alcol e soprattutto è risultata positiva alla cocaina.
Un destino davvero terribile quello di Ylenia, che era scampata alla morte quando il 7 gennaio 2017 a Messina il suo ex le aveva dato fuoco dopo averle versato addosso della benzina. La giovane dopo l’aggressione era andata a vivere a Catania, dove aveva preso una casa in affitto. Ylenia, nell’aggressione da parte dell’ex che aveva tentato di darle fuoco – Alessio Mantineo, 25 anni, condannato a 10 anni in appello – aveva riportato ustioni nel 13 per cento del corpo e aveva perso il bambino che aspettava.
Durante il processo prese le difese dell’ex considerando il gesto una prova d’amore e per questo fu rinviata a giudizio a Messina per favoreggiamento e falsa testimonianza. Il processo era cominciato il 27 novembre scorso e la prossima udienza era stata fissata per il marzo del 2021. La sua legale, l’avvocato Rosaria Chillè, appresa la notizia è rimasta sconvolta “L’ho sentita su Whatsapp. Premevo perché potessimo incontrarci e perché potesse presenziare al processo, che ormai è morto con lei”. L’ultima “diretta” di Ylenia su Facebook, 22 ore prima della morte, la ritrae in auto mentre ascolta e canta una canzone d’amore napoletana.