Maxi inchiesta antimafia Xidy. Confermati gli arresti domiciliari nei confronti dell’ispettore di polizia Filippo Pitruzzella, 60 anni, di Campobello di Licata, all’epoca dei fatti in servizio al Commissariato di Canicattì. Lo hanno deciso i giudici del tribunale del Riesame di Palermo, chiamati a pronunciarsi dopo l’annullamento con rinvio della Cassazione. Pitruzzella deve rispondere di concorso esterno in associazione mafiosa.
Secondo l’accusa sarebbe la “talpa” dell’avvocato di Canicattì Angela Porcello, informandola di indagini nei confronti del mandamento mafioso, e mettendola al corrente di notizie riservate. Porcello è finita in carcere perché ritenuta la cassiera, e “messaggera” della famiglia mafiosa di Canicattì, e avrebbe messo il proprio studio privato a disposizione del compagno, l’imprenditore Giancarlo Buggea, per riunioni mafiose.
Nei giorni scorsi i magistrati della Dda di Palermo hanno chiesto il rinvio a giudizio a carico di trenta indagati coinvolti nella maxi inchiesta antimafia “Xydi”. L’operazione del Ros, il 2 febbraio scorso, ha colpito il mandamento di Canicattì e tra questi ci sono anche l’ispettore di polizia e l’avvocato Porcello. L’indagine che ha stretto anche il cerchio sull’ultimo superlatitante di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro, avrebbe pure svelato i componenti della nuova Stidda, che si sarebbe contrapposta alla famiglia di Cosa Nostra.