Potrà cambiare nome e sesso. Lo riconosce una sentenza del Tribunale di Caltanissetta. La persona interessata, che ha 32 anni, assistita dall’avvocato Daniela Dell’Utri, ha affrontato un percorso lungo e non facile, che ha escluso patologie psichiatriche e confermato la diagnosi di “disforia di genere“. L’intervento riguardante i caratteri anatomici sessuali primari potrà essere effettuato “nella misura necessaria e sufficiente ad assicurare alla persona il conseguimento della propria armoniosa identità”, si legge nella stessa sentenza.
In una nota, l’avvocato Dell’Utri spiega che “la decisione del Tribunale nisseno appare molto significativa”, sottolineando la celerità “nell’affrontare una tematica così delicata”, perché “riconosce il diritto ad ottenere immediatamente la modifica anagrafica senza dover attendere i tempi della sanità e dei complicati interventi chirurgici”. L’avvocato Dell’Utri aggiunge che “viene affermato il principio per cui la discrasia tra l’aspetto esteriore e la percezione del proprio sé, la propria identità di genere, causa un danno al benessere psicologico della persona”.
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