[embed_video id=36850]Grande interesse ha suscitato la conferenza,sul tema “Cibo e devozione popolare a Caltanissetta dell’assessore comunale alla Creatività e Cultura, la docente universitaria Marina Castiglione, promossa nel padiglione del Cluster Bio-Mediterraneo dell’Expo di Milano, in occasione dell’esposizione del Gruppo statuario dell’Ultima Cena della Settimana Santa nissena. Il rapporto tra alimentazione quotidiana e alimentazione rituale liturgica, in Sicilia infatti, si mantiene ancora saldo nonostante il passare del tempo e le tante contaminazioni esterne. Durante la conferenza l’assessore Marina Castiglione, anche nella veste di studiosa di etnodialettologia, ha esposto come “la città di Caltanissetta conservi molti usi familiari e collettivi espressione di questo legame. Vivi e morti, uomini e santi, relazioni e comunioni, si coniugano intorno ad una mensa che esalta alcuni momenti temporalmente definiti: Natale, Pasqua, san Giuseppe, santa Lucia, Santa Rita, san Biagio, san Martino, ecc. Sul desco “dei santi” appaiono cibi che spesso hanno un’equivalenza, sia pur con varianti, in altri luoghi della Sicilia. Ma in alcuni casi Caltanissetta offre alcune peculiarità: è il caso delle Spine sante e delle Crocette di Pasqua recentemente riportate alla conoscenza della città grazie allo studio di Alessandro Barrafranca, alla manifattura di Lillo de Fraia e all’entusiasmo del Comitato di quartiere Santa Croce. Il mondo dell’alimentazione copre una dimensione che dunque travalica la sussistenza e si fa dimensione antropologica, culturale, talora artistica. Si pensi ai pani di san Giuseppe, iconograficamente ricchi e articolati, o alla frutta di Martorana che proprio in questi giorni sigla e conferma il legame tra vivi e morti”. “La dimensione simbolica del cibo devozionale spesso legato a pratiche conventuali -ha spiegato Castiglione ai giornalisti e visitatori italiani e stranieri presenti- consente ancor oggi alle comunità locali e alle famiglie di ritrovarsi intorno a una mensa, in cui si sposano la realtà materiale e quella trascendente. Una dimensione di valorizzazione dello spirito delle tradizioni in contrapposizione a nuovi modelli, come ad esempio la notte di Halloween, che impongono usi opposti e che neutralizzano valori locali diffusi e che affondano le radici lontano nel tempo”. All’incontro ha partecipato anche il vicesindaco Massimiliano Centorbi, che rimarrà a Milano assieme all’assessore Castiglione fino a domenica quando la Vara verrà smontata e imballata per fare rientro a Caltanissetta. Stasera, infine, il gruppo musicale dei Tinturia proprio nei pressi della Teca che ospita la Vara dell’Ultima cena del Biangardi, elemento centrale della Settimana Santa nissena, improvviserà un mini-concerto per i numerosi visitatori del Cluster Bio Mediterraneo.
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