Questa notte i Carabinieri Radiomobile di Caltanissetta, , hanno tratto in arresto in flagranza di reato BIANCHERI Giuseppe, 22enne di San Cataldo, già gravato da precedenti di polizia, per i reati di minaccia aggravata, porto di oggetti atti ad offendere e resistenza a pubblico ufficiale. Intorno alle tre di notte è pervenuta la richiesta di aiuto al 112 da parte di un privato cittadino, che segnalava nel centro di San Cataldo un uomo armato di bastone in ferro che colpiva ripetutamente il portone di un’abitazione. Giunti sul posto i Carabinieri si sono imbattuti nell’uomo, in evidente stato di ebbrezza alcolica, che in via Pilato stava cercando di sfondare una porta a colpi di spranga. Alla vista dei militari, l’uomo ha gettato in terra la spranga e ha impugnato una pistola, verificata successivamente essere una pistola scacciacani, esplodendo verso i Carabinieri un colpo, fuggendo poi nelle vie adiacenti. Solo grazie al sangue freddo dei Carabinieri non si è consumata una tragedia; i militari infatti non hanno risposto al fuoco, pur non potendo sapere nell’immediatezza dei fatti che la pistola fosse una scacciacani. Ne è nato un breve inseguimento a piedi, conclusosi in via Bannò, dove i militari hanno raggiunto e bloccato il BIANCHERI, trovandolo ancora in possesso della pistola scacciacani, priva di tappo rosso e di ogni segno di riconoscimento. Ne è nata una brave colluttazione fra l’arrestato e i militari, durante la quale nessuno ha riportato lesioni tali da dover ricorrere alle cure del Pronto Soccorso. L’uomo è stato condotto presso la caserma di Caltanissetta e dichiarato in stato di arresto. I successivi accertamenti hanno permesso di ricostruire che il BIANCHERI, completamente ubriaco, si era recato in via Pilato per minacciare di morte i genitori della sua ex ragazza, con la quale da poco si era interrotta una relazione sentimentale, cercando di sfondare la porta dell’abitazione dei suoi ex suoceri. La spranga in ferro e la pistola sono state recuperate e poste sotto sequestro. L’uomo è stato ristretto in regime degli arresti domiciliari a casa sua a San Cataldo, in attesa del processo con rito direttissimo, così come disposto dalla Procura di Caltanissetta. L’avvocato di fiducia è Liborio Pastorello del foro di Caltanissetta.
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