L’ex magnifico rettore dell’Università di Palermo, il professore Roberto Lagalla in campo per un tour della Sicilia con “Idea Sicilia”. Con un occhio alle elezioni regionali, per le quali lo stesso Lagalla è stato più volte indicato come possibile candidato, l’ex Rettore ha deciso di raccogliere proposte e istanze civiche girando in lungo e in largo per la Sicilia. Giorno 31 maggio sarà a Caltanissetta alle 16,30 all’hotel San Michele per un incontro in cui si parlerà di aree interne, turismo e infrastrutture.
“Non presentiamo Idea Sicilia come movimento o ennesimo partito, quanto piuttosto come spazio di riflessione e ragionamento e di riavvicinamento delle persone alla politica. Dove per politica intendiamo la costruzione di una proposta che guardi all’interesse collettivo e non semplicemente alla tattica politica”, afferma Lagalla a Radio CL1.
Il professore, già magnifico Rettore di UniPa e membro del consiglio d’amministrazione del CNR, entra nel merito del ragionamento politico in vista delle prossime elezioni regionali. “Credo che siamo in un momento certamente difficile e confuso della politica nazionale e regionale. Credo vi sia un’emergenza vera, quella di distinguere la politica dall’antipolitica, ovvero la proposta dalla protesta. E nel campo della proposta ogni contributo sarà necessario e fondamentale, ma è chiaro che noi intendiamo ragionare, come è giusto che sia per effetto della legge regionale siciliana, con i partiti della politica sulla base dei programmi e su alcuni punti che per noi sulla costruzione della Sicilia riteniamo necessari e irrinunciabili”.
A Caltanissetta si parlerà di aree interne che “più delle altre soffrono in Sicilia una situaizone già di crisi anche lungo le coste”, spiega Lagalla. “Le aree interne stanno subendo un processo progressivo di desertificazione economica e intellettuale a cominciare dalla fuga delle intelligenze e dalla mancata valorizzazione del capitale umano. Vogliamo dare attenzione a una prospettiva che veda le aree interne parte determinante di un programma della politica e della rappresentanza in Sicilia”.
La discesa in campo di Roberto Lagalla arriva in un momento cruciale per la politica siciliana alle prese con le candidature. Se nel centrodestra le primarie sono ormai state accantonate e non è chiaro se lo schieramento potrà andare unito, o meno, alle elezioni, nel centrosinistra è in corso un braccio di ferro sulle primarie. Da una parte i renziani con Davide Faraone che chiedono primarie il 9 luglio per la scelta del candidato presidente, dall’altra la segreteria PD che in un dialogo diretto con la segreteria nazionale è in pressing sul presidente del senato Pietro Grasso.
Per Lagalla “il dibattito sulle primarie è legittimo e corretto sul piano della legittimazione delle candidature”.
“Occorre però capire in che cosa si differenziano e quali sono i programmi differenziati di ogni candidato. E’ logico che in un ragionamento complessivo è un’analisi che va fatta. L’ho già detto in passato quando si profilavano possibili primarie del centrodestra lo ripeto adesso che si profilano possibili primarie per il centrosinistra”.