La trazzera dei Cinque stelle chiude per 24 ore causa pioggia, mentre da soprintendenza e assessorato all’Ambiente arrivano diverse segnalazioni su autorizzazioni mancanti nonostante la strada di Caltavuturo sia da tempo aperta al traffico: “Manderò tutte le carte in procura”, dice l’assessore Maurizio Croce, ma il capogruppo del Pd, Antonello Cracolici, si schiera con i 5 stelle dopo che l’assessore alle Infrastrutture Giovanni Pizzo ha definito “inutile” la strada: “Adesso basta polemiche, piuttosto Regione e Anas dicano cosa stanno facendo per riportare alla normalità la viabilità sulla A19”, dice il deputato Pd. Di certo c’è che la Soprintendenza di Palermo sostiene che avrebbe dovuto rilasciare le autorizzazioni perché la trazzera sarebbe stata costruita in parte in zona vincolata: “La strada interessata – scrive la soprintendente Maria Elena Volpes in una nota inviata anche alla procura di Termini Imerese – ricade solo in parte nel Parco delle Madonie ed è necessaria l’autorizzazione come opera ricadente all’interno di vincoli paesaggistici”. “Non serve il loro via libera perché il terreno interessato è tutto di competenza del Parco, da cui abbiamo avuto l’autorizzazione”, replica il sindaco di Caltavuturo, Domenico Giannopolo. Ma anche l’assessorato Territorio e Ambiente guidato da Maurizio Croce ha espresso più di una perplessità. “Risulterebbe che parte del tracciato sia stato realizzato su aree afferenti al demanio idrico fluviale, violando la legge”, si legge in una nota firmata dal dirigente Salvatore Anzà. In un altro documento il dirigente dell’Ambiente Aldo Guadagnino mette nero su bianco che “l’opera attraversa due dissesti, di cui uno inattivo e di pericolosità bassa, l’altro di natura complessa e attivo, determinante una situazione di pericolosità elevata e pertanto questo servizio doveva esprimere parere di compatibilità geomorfologica sul progetto”. Anche su questi punti arriva la risposta di Giannopolo: “Il tratto che costeggia il fiume è stato aperto trent’anni fa dall’Amap, noi ci siamo limitati a sistemare gli argini”, dice. “Adesso basta, questa infinita polemica sulla bretella di Caltavuturo è davvero insopportabile – dice il dem Cracolici – invece di arrovellarsi per capire se definirla strada o trazzera, chiediamoci piuttosto cosa è stato fatto fino ad ora dalla Regione e dagli enti interessati per andare incontro alla comunità locale e agli automobilisti che devono attraversare la Sicilia. E il neo capogruppo dei 5 stelle all’Ars Giorgio Ciaccio dice la decisione di chiudere la strada, presa ieri dal sindaco di Caltavuturo, non è dettata da una semplice pioggia ma da un’allerta rossa della Protezione civile: Giannopolo ha fatto bene a chiudere la strada, se ci sono eventi straordinari va tutelata la sicurezza di tutti. La trazzera di Prestanfuso non è una soluzione al crollo del viadotto Himera, ma una risposta d’emergenza messa in atto per garantire la viabilità di un territorio.
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