” Le critiche sollevate dal sottoscritto in data 26 settembre 1991 ( nella trasmissione congiunta Maurizio Costanzo Show e Samarcanda ) erano nei confronti dell’operato del dottor Taurisano perché teorizzava la credibilità del dichiarante Spatola contro Calogero Mannino.
Fu il giudice Paolo Borsellino a dimostrare che Spatola stava mentendo, tanto che l’inchiesta condotta da Taurisano contro Mannino venne archiviata pochi giorni dopo il mio intervento.
Non ha evidenziato che perfino Antonio Di Pietro è stato condannato per dichiarazioni analoghe alla parziale esposizione andata in onda.
Conseguentemente, l’associazione visiva nel filmato mandato in onda, nell’intento di farmi apparire un oppositore del compianto Dott. Giovanni Falcone, per come esposto dal conduttore prima di mandare in onda il video, non corrisponde assolutamente a verità.
Lo stesso conduttore, a fine filmato, in un inciso ha precisato anche:
‘Per la cronaca! Quel signore che gridava con le vene gonfie del collo era Totó Cuffaro che poi sarebbe stato condannato per concorso esterno in associazione mafiosa a 6 anni’.
La necessaria rettifica l’ha dovuta fare l’ospite, il Dott. Di Matteo, comprendendo che quanto rappresentato non corrispondesse a verità.
Io mi auguro in una tempestiva precisazione, a onor della verità, da parte del conduttore. Nel frattempo i miei legali, di già nella disponibilità del filmato, si riserveranno ogni ulteriore valutazione ed azioni legali a tutela”.
Totò Cuffaro