In questi termini il deputato del movimento 5 stelle Azzurra Cancelleri poche ore fa a Montecitorio ha sollevato la questione al Governo Letta con una interrogazione rivolta al Ministro dell’Interno, al Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio oltre che al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. <span style="font-family: ‘times new roman’, serif;">Stando alle dichiarazioni desecretate del pentito di camorra Carmine Schiavone – spiega la deputata – che hanno descritto le rotte del traffico di rifiuti tossici in terra campana, anche la Sicilia potrebbe rientrare tra quelle regioni destinatarie degli scarti inquinanti dell’industria, così come confermato dai dati annuali sul traffico illecito di rifiuti nell’isola. Si può ipotizzare che l’area mineraria dismessa tra le province di Enna e Caltanissetta, a causa della totale mancanza di vigilanza, possa essere identificata come l’area finale dello stoccaggio illegale dei rifiuti speciali”. </span><span style="font-family: ‘times new roman’, serif;">La questione ambientale non sarebbe limitata però ai reiterati sospetti di stoccaggio di materiali pericolosi nei siti minerari delle province di Enna e Caltanissetta. Anche lo stato delle discariche, dati alla mano infatti non è rassicurante specie per le aree limitrofe i comuni di San Cataldo che Serradifalco. </span><span style="font-family: ‘times new roman’, serif;">“Il percolato che fuoriesce dalle discariche dimesse- aggiunge la deputata nissena- minaccerebbe di inquinare i terreni limitrofi e le falde acquifere della zona, con danno biologico e moria di capi di bestiame. Una situazione resa quasi incontrollabile, dato che in Sicilia, così come ha spiegato lo stesso assessore regionale al ramo Nicolò Marino, il 90 % delle discariche è gestito dai privati, quindi nonostante i controlli risulta quasi impossibile avere contezza di quello che ivi viene scaricato”. Il deputato Cancelleri chiede quindi “quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare al fine di tutelare l’intero territorio nazionale ed in particolare quello siciliano, al fine di garantire un adeguato stile di vita ai cittadini, intervenire sulla gestione dei rifiuti da parte del malaffare e agevolare la ripresa del settore turistico”. </span>
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