Restano in carcere i cinque nigeriani accusati di aver rapito e violentato per giorni una ragazza tenuta segregata in casa a Caltanissetta. La studentessa ventenne di San Cataldo, infatti, per cinque giorni sarebbe stata tenuta prigioniera in un basso del rione Saccara. Il tribunale del riesame (presieduto da Mario Amato) ha rigettato il ricorso presentato dal ventisettenne Amaize Twhoi Ojeomkhhi, il quarantenne Lawrence Ko Oboh, il trentunenne Majesty Wibo, il ventitreenne Lucky Okosodo e dal trentaquattrenne Cross Agbai.
Con quest’ultimo che sarebbe stato il locatario della presunta casa-lager di via Mussomeli in cui la ragazza sarebbe stata tenuta imprigionata per cinque giorni. Ai cinque nigeriani (assistiti dall’avvocato Michele Russotto) il sostituto procuratore Santo Di Stefano ha contestato le ipotesi, in concorso, di riduzione in schiavitù, sequestro di persona, violenza sessuale, sfruttamento della prostituzione e detenzione e spaccio di droga. Altri due indagati, un gambiano e un nigeriano, nei giorni scorsi sono stati rimessi in libertà dal Tribunale del Riesame che ha annullato le ordinanze di custodia cautelare.
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