“Uno sportello d’ascolto” per i detenuti stranieri. Sarà realizzato a Caltanissetta “grazie ai mediatori culturali volontari dell’associazione Migranti solidali”. E’ quanto fa sapere il Movi nisseno rappresentato da Filippo Maritato, direttore della Casa delle culture e del volontariato di via Xiboli. “Su 250 detenuti, circa 50 sono stranieri di diverse etnie”, evidenzia Maritato, soffermandosi sull’incidenza delle “barriere linguistiche e culturali” nella comprensione delle loro esigenze all’interno della Casa circondariale Malaspina.
Maritato sottolinea: “Nella nostra città non vi sono solo gli immigrati del Pian del Lago, delle strade, delle varie comunità, delle famiglie residenti o delle scuole, ma vi sono anche stranieri detenuti”. E annuncia che, in virtù di un cammino costruito con la dirigenza e i vertici dell’area trattamentale, è stato firmato “un protocollo d’intesa affinché il Movi possa animare le attività all’interno della Casa Circondariale”. Inoltre, sono in corso di realizzazione attività ludico-ricreative, svolte da volontari per tutti i reclusi.
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