“Condanniamo fermamente l’episodio che ha visto coinvolta questa mattina una squadra di operatori del 118, aggredita a Palermo all’interno di un’abitazione. Siamo ancora una volta vicini ai lavoratori, uno dei quali ferito con pugni al volto, mentre continuiamo anche oggi ad invocare pene più severe per gli aggressori e più tutele per gli impiegati del settore. Di fronte ad una lista di episodi, sempre più preoccupante non solo in Sicilia ma in tutta Italia, le istituzioni governative nazionali non possono ancora perdere tempo con la solita stucchevole melina parlamentare. Bisogna concludere in tempi rapidi l’iter del disegno di legge 867 approvato dal Senato e tutt’ora all’esame della commissione Affari istituzionali della Camera, ma soprattutto occorre inserire nel testo il riconoscimento della qualifica di pubblico ufficiale per tutti gli operatori sanitari. In assenza di ciò la nuova norma avrebbe un effetto meno incisivo sulla tutela dell’incolumità di chi lavora all’interno dei luoghi di cura o nei servizi di emergenza e urgenza. Per questo facciamo appello ai Ministri competenti in materia, ed ai deputati, perchè non venga persa un’occasione così importante per dare una prima risposta forte nei confronti di quella che, da anni denunciamo, e che oggi è ormai una vera e propria emergenza quotidiana.” Lo dicono Carmelo Urzì e Raffaele Lanteri, segretari rispettivamente delle federazioni Sanità e Medici della Ugl.
Ultime notizie:
-
Codici: i giudici dovrebbero vedere lo spot Esselunga per comprendere finalmente la realtà dei genitori separati | 28 Set 2023
-
La Scala dei Turchi è finalmente un “bene pubblico” | 28 Set 2023
-
Accesso al credito: accordo tra Ascom Sicilia e Confidi Imprese per l’Italia | 28 Set 2023
-
Sciopero aerei 29 settembre: cosa fare per salvare il viaggio | 28 Set 2023
-
Ììsa 2023: il “pesce povero” protagonista a Isola delle Femmine | 28 Set 2023
-
Fuori dal fossile: la mobilitazione arriva in Sicilia con un concerto-evento nella località simbolo di Gela | 28 Set 2023