[embed_video id=95289]Il sindaco di Caltanissetta, Giovanni Ruvolo comunica che per quanto riguarda la Disposizione attuativa regionale n. 26 del 11 luglio 2016 – “Piano straordinario di emergenza per il conferimento dei rifiuti urbani e azioni immediate per l’avvio della raccolta differenziata nel territorio regionale” i Sindaci di tutto il Libero Consorzio di Comuni facenti capo alla ex Provincia Regionale di Caltanissetta, in data 12-07-2016 si sono riuniti per esaminare il contenuto del provvedimento in questione ed è emersa ’unanime esigenza di richiedere un urgente incontro con il Presidente della Regione, per
rappresentare le ricadute ed i sicuri rischi di igiene e sicurezza pubblica che l’applicazione delle disposizioni avranno sul territorio. Il sindaco Ruvolo è stato delegato dall’assemblea dei Sindaci a formalizzare richiesta d’incontro urgente al Presidente della Regione ed inoltre Tutti i Sindaci del Libero Consorzio di Comuni di Caltanissetta si recheranno a Palermo, ove rimarranno fino a quanto non saranno ricevuti, per evidenziare le esigenze e le difficoltà dell’intero territorio soprattutto per via dei tagli ai trasferimenti da parte di Stato e Regione. Un incontro che il sindaco Giovanni Ruvolo e i suoi “colleghi” dei Comuni vicini hanno organizzato allo scopo di stilare un documento dal quale partire per continuare la protesta. “Finora abbiamo agito con grande pacatezza e con la massima comprensione possibile – ha dichiarato Ruvolo – c’è stata da parte nostra voglia di dialogo ma la risposta è che oggi dalla Regione non è arrivato nessuno. Credo di poter rappresentare, a nome di tutti i miei colleghi, la sensazione comuni di essere stati lasciati soli. Ad oggi non abbiamo alcuna garanzia sui trasferimenti così come non siamo in grado di gestire le altre pentole esplosive che sono i rifiuti e la gestione dei lavoratori precari. L’obiettivo, avendo esaurito tutti i passaggi a nostra disposizione, è capire insieme quello che bisogna fare. Per questo sarà prodotto un documento comune. La situazione è davvero drammatica e, ora più che mai, la politica deve essere coesa e compatta”. La situazione dei rifiuti è tra quelle che al momento può essere considerata forse la più drammatica degli ultimi anni. E’ proprio su questa criticità che si è soffermato il primo cittadino di San Cataldo Giampiero Modaffari. “Tre ore fa abbiamo dovuto subire l’ennesima beffa dalla Regione – ha dichiarato Modaffari – proprio sul piano dei rifiuti, il cui contenuto è a dir poco pazzesco. Contiene una variabilità di posizioni e indicazioni incredibile tanto da mettere i sindaci nelle condizioni di essere alla mercè dei nostri stessi concittadini. Noi da qui a qualche giorno saremo messi di fronte ad una emergenza senza precedenti e tutto quanto viene indicato su questa direttiva della Regione è praticamente impossibile da attuare. L’unica cosa che si fa è cercare di scaricare le responsabilità su chi non può averne. Attualmente fuori dalle discariche ci sono file chilometriche. I costi del conferimento cominciano a lievitare perché chi gestisce i rifiuti chiede sempre più soldi. I responsabili vanno ricercati tra chi non ha saputo gestire un fenomeno. Adesso bisogna spogliarsi dalle appartenenze politiche. Per questo invito i consiglieri comunali di qualsiasi partito a non fare l’errore di non cercare soluzioni insieme a noi”. La paura di non farcela ormai è comune tra i sindaci, anche tra chi ha sempre lottato non nascondendosi neppure davanti alla mafia. Tra questi il sindaco di Niscemi, Franco La Rosa, che ha tracciato un quadro quanto mai preoccupante. “Dalla data del mio insediamento – ha spiegato La Rosa – sono riuscito a tagliare costi pari a un milione di euro. Mi è stato detto, nonostante la spending review da me avviata che lo stesso non ce l’avremo fatta. In tutto questo lo Stato continua a tagliare i fondi. Non sappiamo ancora quanti sono i soldi che dobbiamo ricevere e, per questo, è impossibile fare bilanci. Mi aspettavo oggi la presenza di qualche consigliere ma evidentemente non sentono loro il problema. Non mi aspettavo che venissero i nostri deputati e su questo ho avuto ragione”. A fine assemblea i sindaci si sono recati in Prefettura.
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