“Il day after delle polemiche sullo ‘stop’ alla sanatoria degli immobili abusivi lungo le coste siciliane mette in evidenza tutto il pressappochismo e la debolezza del governo Crocetta. Con altri presidenti nessun deputato infatti si sarebbe azzardato a presentare emendamenti di questa pesantezza”. E’ quanto dichiara il deputato nazionale Alessandro Pagano. “Sul piano politico alla fine abbiamo assistito a una pantomima, un dibattito sterile e caratterizzato dall’imbroglio che, però, se portato fino in fondo – per motivi di mera propaganda – avrebbe creato un conflitto giurisdizionale. Fermo restando infatti – prosegue Pagano – che il tema ha un respiro nazionale, con risvolti sul piano penale perché coinvolge tutta la materia dei reati in edilizia, una forzatura dell’Ars avrebbe causato ben altri problemi in ordine alla legittimità costituzionale. Per questo la decisione sull’inammissibilita’ dell’emendamento in questione è stato il male minore. Il dibattito invece è molto interessante e di importanza non indifferente. Una volta abbassati i riflettori sul caso siciliano, che ogni anno viene montato ad arte dalle opposte fazioni, non c’è dubbio che per poter sviluppare tale ragionamento e ‘sanare’ questa anomalia (tutta italiana…) bisogna sempre ricordare che coloro i quali hanno devastato il nostro patrimonio dovevano essere puniti e comunque saranno puniti. Altra questione, ma molto molto più complessa – conclude Pagano – e’ quella degli abusivi per poco e di pochi centimetri, che necessita di approfondimento e per i quali è opportuno evitare di fare demagogia al contrario”.