Crocetta rimane al suo posto, come ha ribadito ieri davanti ai deputati dell’Ars. “Ma deve governare se no va a casa”, lo ha avvertito ieri il premier Matteo Renzi che dopo gli annunci non ha incontrato alcuna delegazione del Pd siciliano. Il sottosegretario di Stato del Ministero dell’Istruzione, Davide Faraone (Pd) annuncia una pioggia di soldi per la Sicilia, i famosi 300 milioni di euro mancanti per chiudere il bilancio e che sono addirittura diventati qualcosa come mezzo miliardo. “Un’operazione – spiega – richiesta da tempo per completare la pulizia del bilancio regionale, eliminando quasi 6 miliardi di euro di partite attive difficilmente esigibili. Un provvedimento che consente alla Sicilia di rimettere in sesto i bilanci e far ripartire gli investimenti”. I 500 milioni – previsti nel dl n. 78 in esame al Senato, relativo alle misure urgenti per gli enti locali – arriveranno grazie agli emendamenti approvati in Commissione. La somma si sbloccherà una volta che il decreto sarà convertito in legge. Sono previsti 200 milioni come riconoscimento delle mancate entrate Irpef, riscosse dallo Stato anziché dalla Regione; 100 milioni collegati all’attuazione dell’art. 37 dello Statuto che riguarda l’attribuzione delle quote Irpef alla regione da parte delle imprese con impianti in Sicilia; 150 milioni – che saliranno a 300 per il 2016 e il 2017 – derivanti dalla possibilità di spalmare in 7 anni, anziché in 3, il disavanzo globale maturato a fine 2014; 50/100 milioni da ulteriori efficienze sul bilancio regionale e dalla possibilità, da verificare, di utilizzare l’avanzo di gestione 2014 della sanità per ripagare costi sanitari addebitati impropriamente sul bilancio regionale. Un provvedimento, osserva Faraone, approvato “grazie al Pd e alle forze di maggioranza che sostengono il governo Renzi”. ” E dal tanto discusso settore della Sanità arriva una buona notizia. Il 2014 si è chiuso con un avanzo di amministrazione nei conti della sanità siciliana di 29 milioni 163 mila euro: il dato è stato ratificato nel corso del tavolo tecnico che si è tenuto nei giorni scorsi a Roma al quale hanno partecipato rappresentanti dei ministero della Salute e dell’Economia e dell’assessorato regionale alla Salute. Il ministero della Salute ha inoltre sbloccato, alla luce del raggiungimento e superamento di diversi indicatori sanitari di livelli assistenziali nell’Isola, una premialità di 127 milioni di euro relativa al 2012 finora non erogata per il mancato raggiungimento di alcuni standard. La Sicilia è stata promossa dal tavolo tecnico pure per gli adempimenti relativi ai livelli essenziali di assistenza per il 2014 con il mantenimento delle soglie già raggiunte nel 2013. La Sicilia così si attesta tra le prime dieci regioni italiane.
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