Covid: dirigente a manager, caricate posti letto o zona rossa Sicilia, chat WhatsApp di La Rocca pubblicate da La Sicilia.
“Oggi su Cross dev’essere calato tutto il primo step al 15 novembre. Non sento ca.., perche’ oggi faranno le valutazioni e in funzione dei posti letto di terapia intensiva decideranno in quale fascia la Sicilia risiede”. Lo dice in un vocale del 4 novembre scorso nella chat di Whatsapp con i capi delle Asp siciliane e i manager ospedalieri il dirigente generale del dipartimento pianificazione strategica della Regione siciliana , Mario La Rocca. Il superburocrate si riferisce ai dati sul contrasto al contagio da Covid 19 che secondo lui potrebbero incidere sulla scelta ministeriale dell’inserimento della Sicilia in una delle tre zone covid. E intanto Margherita La Rocca Ruvolo, che presiede la commissione sanità in Sicilia, annuncia: “Ho già convocato per martedì 24 novembre un’audizione urgente dell’assessore regionale per la Salute Ruggero Razza e del dirigente generale del dipartimento di Pianificazione strategica della Regione siciliana Mario La Rocca. Preme innanzitutto chiarire se il messaggio vocale con cui il dirigente La Rocca invita con veemenza i manager di Asp e ospedali a caricare sulle piattaforme Cross e Gecos i dati sui posti letto da attivare in Sicilia siano delle pressioni finalizzate ad evitare restrizioni da parte del governo nazionale rappresentando però una situazione non corrispondente alla realtà o se sia un modo per accelerare l’attivazione dei posti letto previsti dalla pianificazione ospedaliera anti Covid perché forse aveva notato dei ritardi da parte delle aziende. Se qualcuno ha delle responsabilità è giusto che se le assuma”. Il contenuto delle chat e’ stato pubblicato oggi dal quotidiano La Sicilia, a firma di Mario Barresi, e l’audio e’ pubblicato sul sito web del giornale. La Rocca oggi dopo la pubblicazione delle chat dice: “Tutti i dati caricati sulla piattaforma Gecos della Regione siciliana sono veritieri, tutti i posti disponibili. Una diversa azione costituirebbe reato. Vadano i Nas a controllare ovunque anche oggi. Ma basta sciacallaggi e notizie tra il detto e non detto, che hanno la sola funzione di allarmare inutilmente la pubblica opinione”. Il dirigente, si evince dalle chat pubblicate, spinge sui numeri di letti in terapia intensiva e reparti ordinari da comunicare al governo per evitare che la regione diventi zona rossa dopo che il premier Giuseppe Conte ha firmato il Dpcm per arginare la seconda ondata del Covid. La Rocca dice, riporta il giornale, “non e’ accettabile che noi si subisca ulteriori restrizioni perche’ c’e’ resistenza da parte di qualcuno ad aprire posti letto di terapia intensiva o ordinari. Sono a casa, da tre settimane col Covid, ed e’ da tre settimane che vi prego di aprire posti”. “E in effetti, fino a quel momento, i primi di novembre, la Sicilia e’ davvero in ritardo. Secondo i dati caricati su Gecos, l’altra piattaforma ufficiale di Protezione civile, l’annunciato potenziamento delle rianimazioni prosegue a ritmo di lumaca”, osserva il quotidiano di Catania.