Nelle prime ore di oggi, il personale della Sezione di Polizia Giudiziaria – Ambiente e Sanità della Polizia Municipale di Caltanissetta, unitamente ai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia e della Sezione di Polizia Giudiziaria del Corpo Forestale dello Stato di Caltanissetta, con l’ausilio del personale specializzato dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Caltanissetta, hanno eseguito un ordine di sequestro preventivo, emesso dal Giudice per le Indagini preliminari del locale Tribunale, nei confronti di 11 autolavaggi ubicati nel capoluogo. La vasta ed articolata indagine, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica Luigi Leghissa, della Procura di Caltanissetta, ha avuto inizio all’inizio nel mese di giugno 2014 attraverso una serie di accertamenti consistiti, in particolare, nell’acquisizione della documentazione, presso i competenti uffici, delle autorizzazioni rilasciate ai vari esercenti per lo scarico delle acque reflue e dalla cui disamina si appurava che erano state emesse “ritenendo gli scarichi degli impianti assimilabili agli scarichi civili, ciò in violazione del costante orientamento della giurisprudenza che li qualifica come scarichi di reflui industriali”. Gli investigatori individuavano quindi gli impianti di autolavaggio ubicati in città, verificandone lo stato delle autorizzazioni in possesso di ciascuno. Contestualmente, veniva accertato che numerosi erano gli impianti di autolavaggio privi di qualsiasi autorizzazione. In esecuzione di specifici Decreti emessi dal Pubblico Ministero, gli Ufficiali di P.G. della Sezione di P.G. Ambiente – Sanità – Aliquota Polizia Municipale, unitamente ai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, pertanto, eseguivano le ispezioni degli impianti effettuando, unitamente al personale dell’A.S.P., il campionamento delle acque reflue. All’esito delle analisi, si rilevava una generalizzata violazione dei limiti previsti dalla tab. 3 allegato 5 alla parte III del D. L.gs 152/02006 (rame e zinco). I titolari degli autolavaggi, destinatari del Decreto di sequestro, sono: C.A. classe 1972; A.M. classe 1980; F.M. classe 1970; S.A. classe 1984; M.L. classe 1956; R.S. classe 1981; T.G. classe 1975; L.S. classe 1972; R.M. classe 1979; M.B. classe 1965; T.F. classe 1948. Sono destinatari anche di informazione di garanzia poiché diversamente indagati per lo scarico di reflui industriali prodotti dall’impianto di autolavaggio, in assenza della prescritta autorizzazione ed in relazione alle soglie di quantità di sostanze scaricate, eccedenti i valori limite fissati dalla Legge. Gli impianti di autolavaggio sono stati posti sotto sequestro preventivo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria..
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