Anche nella provincia di Caltanissetta è diminuito il numero dei residenti che, negli ultimi due anni, si è rivolto a strutture sanitarie fuori regione per ricoveri ospedalieri, per una spesa relativa scesa dai circa 13,7 milioni di euro del 2019 ai circa 10,7 milioni del 2021. Un dato in linea col trend regionale rivelato dall’Analisi della mobilità passiva ospedaliera nel 2021, realizzata da Kpmg e presentata questa mattina a Palermo dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza.
Secondo lo studio, infatti, il 55% dei ricoveri di residenti nel Nisseno sono stati eseguiti da strutture pubbliche (45%) e private (10%) del territorio. Soltanto l’8% invece, è avvenuto negli ospedali di altre regioni: si tratta di 2.222 ricoveri, tra cui 2.057 per patologie “acute”, 145 per “riabilitazione” e 20 per “lungodegenza”.
Le principali prestazioni sanitarie per le quali i nisseni hanno preferito viaggiare riguardano l’Ortopedia e traumatologia (sostituzioni di articolazioni maggiori o reimpianto di arti inferiori), Oncoematologia (Trapianto di midollo osseo allogenico) e Chirurgia generale (interventi per obesità).
In riferimento alle altre province siciliane, Caltanissetta si colloca a metà strada per casi di mobilità extra-regione. Consistente la mobilità all’interno della Sicilia, pari al 37% dei ricoveri complessivi del 2021, tra strutture pubbliche (25%) e private (12%) di altre province.