Associazione culturale S.S. Passione di Cristo: In via Amico, nel cuore di una delle arterie più antiche della città di San Cataldo, è possibile ammirare, ancora oggi, una piccola cappelletta votiva dedicata al SS. Crocifisso, detta “’U Signuri di l’Amici”. Fu fatta costruire, nei primi decenni del 1800, dagli Amico Roxas (da qui il nome), una delle famiglie di notabili più importanti e influenti dell’epoca, ricchi possidenti di aziende agricole, commercianti di zolfo e amministratori dei principi Galletti, che stavano costruendo il loro palazzo in via Garibaldi, il cui retro da proprio in via Amico. Non era raro a quei tempi la decisione di realizzare piccole cappellette devozionali da parte delle famiglie più agiate che, spesso, se ne servivano per rafforzare prestigio e posizione.
In origine la cappelletta custodiva un crocifisso attribuito a Pietro Surgente, artista considerato all’origine di tutta la gloriosa storia della cartapesta leccese, mentre oggi, vi è esposto un crocifisso realizzato, nel 1960, dal noto artista locale Giuseppe Emma (‘u zannu). La cura e la manutenzione della stessa, è sempre stata ammirevole opera del quartiere, nonostante le oggettive difficoltà dovute all’invecchiamento dei volontari e delle volontarie, e allo spopolamento che sta interessando gran parte del centro storico. Ecco che allora si è fatta avanti l’Associazione Culturale SS. Passione di Cristo che ha espresso all’arciprete don Biagio Biancheri, parroco della Chiesa Madre Arcipretura di San Cataldo, il desiderio e la volontà di prendersi cura del piccolo luogo di culto, della sua custodia e del suo abbellimento e continuarne la devozione. I giovani volontari si prodigheranno, con la collaborazione di Cataldo Sollami, responsabile del vicinato della via Amico, per far rinascere la cappelletta e riportarla all’antico splendore e appena ne hanno avuto la consegna, si sono messi all’opera per allestire al suo interno un piccolo presepe ove celebrare la Novena Natalizia con i canti della tradizione che prenderà il via giovedì 17 dicembre, con la benedizione del presepe messo a disposizione da Pietro Graglia, per concludersi il 24. Naturalmente nel più assoluto rispetto delle norme anti-Covid. Proposito dell’associazione è quello di ridare vitalità e lustro ad un angolo di storia cittadina che non deve andare perduto ma al contrario, custodito, restaurato e rivalutato. Ed è soltanto il primo degli obiettivi che i giovani della neo-nata associazione si sono prefissati.
Associazione culturale S.S. Passione di Cristo