Antonio Amico di San Cataldo, scrive:”Leggendo dalla testata di un giornale telematico nisseno il titolo dell’articolo “San Cataldo: nasce Donne Democratiche. Martina Riggi segretaria cittadina”penso che l’articolo nasce in occasione dell’8 marzo, giornata internazionale delle donne. E penso che forse il titolo “Donne Democratiche”, riguarda una struttura interna, una specie di sottogruppo del PD sancataldese. È interessante questo sottogruppo. Andando a dare una visitina al sito ufficiale del Partito Democratico, allo statuto e ai regolamenti, noto una bella meraviglia strutturale. Nasce però il dubbio di una piccola mancanza: un sottogruppo per disabili sancataldesi! Domando ai membri del Partito Democratico sancataldese il perchè non esistono altre strutture federate come “Diversabili Democratici”, oltre ai già esistenti “Giovani Democratici” e “Donne Democratiche”. Magari tra i tesserati nel Partito Democratico sancataldese ci saranno dei cittadini con disabilità che hanno voglia di avere voce e visbilità nel panorama politico dato che nel corso degli anni siamo stati invisibili. Negli ultimi giorni ci sono state botta e risposta in diverse testate gionalistiche online nissene sulle idee dell’ipotetico Assessorato comunale delle Diversabilità. La Lega Nord sancataldese ci comunica, sempre sulla testata online, che è “fondamentale” istituirlo mentre per il Partito Democratico è“inutile etichettare”. Quindi perchè non c’è questa struttura per i disabili tesserati del Partito Democratico?
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