“Ho ricevuto un appello dal sindacato Snalv Confsal per mezzo del suo segretario regionale, in rappresentanza del comparto degli Operatori addetti al Servizio Antincendio Boschivo (AIB). Gli stessi che dal 1 giugno sono stati contrattualizzati per prevenire il rischio degli incendi in Sicilia. In totale saranno impegnati per 101 giornate lavorative, con la previsione dello stop al 25 settembre prossimo. Ovvero con circa un mese di anticipo rispetto a quanto previsto dalla normativa regionale – che fissa il termine ultimo al 15 ottobre. Con uno stop anticipato, il rischio di lasciare sguarnito il patrimonio boschivo regionale sarebbe concreto. Pertanto, ho chiesto agli organi di competenza una proroga al 15 ottobre, così come tra l’altro previsto dal legislatore”. Lo afferma il deputato regionale di Forza Italia, on. Michele Mancuso.
“È purtroppo reale il rischio che il territorio, in assenza degli operatori, sia nuovamente devastato dagli incendi – spesso di natura dolosa. Pertanto – conclude il Parlamentare – non si può prescindere da un servizio di prevenzione fino al mese di ottobre, quando le temperature saranno più miti, così come il rischio di incendi sarà storicamente al minimo”.
Testo integrale della lettera inviata all’on. Mancuso dal Segretario Regionale Comparto Forestale Bonaffini Manuel, Snalv Confsal, che già l’estate scorsa ha evidenziato con sit in, incontri alla Regione, interviste, la problematica:
Illustre Onorevole,
mi pregio inoltrarLe la presente nota, facendo seguito alle precorse intese sull’argomento, per rivolgerLe espressa richiesta di voler attenzionare la problematica che mi permetto sottoporLe.
Come ad Ella noto, con decorrenza 01.06.2022, è stata avviata, nella nostra Regione, secondo i dettami della previsione legislativa di settore, l’attività volta alla prevenzione degli incendi boschivi con l’utilizzo della forza lavoro costituita dagli Operatori addetti al Servizio Antincendio Boschivo.
Detto servizio, per il corrente anno, ha registrato, però, una sua anticipazione nell’avvio e ciò in controtendenza rispetto alla previsione normativa regionale, che prevede l’attuazione della attività di prevenzione a decorrere dal 15 giugno di ogni anno e ciò sino alla data del 15 ottobre.
Si ha modo di ritenere che l’inizio del servizio in commento sia stato anticipato, dalla Regione Siciliana, alla luce dei ripetuti incendi che lo scorso anno hanno devastato il territorio regionale, che quest’anno vede una loro pericolosa replica, e, fors’anche, alla luce delle alte temperature registratesi, quest’anno, con netto anticipo rispetto al regolare e naturale susseguirsi delle stagioni.
L’attività in parola, secondo le previsioni, dovrebbe registrare la propria cessazione a decorrere, prevedibilmente, dalla data del 25 settembre del corrente anno.
Se così sarà il patrimonio boschivo regionale resterà sguarnito dall’importante presidio costituito dai lavoratore AIB, impegnati per 101 giornate lavorative, con l’esposizione dello stesso ad ogni tipo di attacco, rilevato che dell’intero comparto, comprensivo degli operatori impegnati per 151 giornate lavorative, resteranno operative solo poco centinaia di operatori su un montante complessivo di circa 5.500 lavoratori, affidando il contenimento dell’eventuale sviluppo degli incendi nel territorio, non all’attività di prevenzione, ma solo a quella dell’utilizzo successivo di aerei ed elicotteri per il quale vengono allocate (!!!) nel bilancio regionale notevoli risorse economiche.
E’ facile comprendere, allora, che il territorio, così sguarnito, potrà diventare terra di nessuno con i prevedibili effetti già registratisi in passato e nei recenti giorni appena trascorsi.
Con la presente nota, allora, mi permetto rivolgerLe una pressante richiesta affinchè Ella voglia e possa adoperare il suo attuale importate ruolo di Onorevole Deputato della Regione Sicilia perché sia previsto un prolungamento, sino alla data del 15 ottobre prossimo venturo, del servizio in argomento per prevenire, come detto, che il territorio isolano venga ulteriormente depredato e devastato da incendi, spesse volte di natura dolosa, e consentire, indi, l’efficace dispiegamento del servizio, appunto, sino al mese di ottobre, quando si spera le temperature potranno registrare un relativo calo, tale da non alimentare ulteriori incendi, anche di natura spontanea, come la esperienza nel campo ha dimostrato e dimostra ogni anno compreso il corrente.