I Sindaci dei Comuni di Acquaviva, Caltanissetta, Campofranco, Delia, Marianopoli, Mazzarino, Milena, Montedoro, Mussomeli, Niscemi, Resuttano, Riesi, San Cataldo, Santa Caterina Villarmosa, Sutera, Sommatino, Vallelunga e Villalba facendo seguito alla deliberazione di Giunta Regionale n. 77 del 22 marzo 2016, contestano con fermezza la rimodulazione degli assetti organizzativi dei dipartimenti regionali di cui all’art. 49, comma 1, della Legge Regionale 7 maggio 2015, n. 9, là dove la stessa specifica, a pag. 165 dell’allegato A (Funzionigramma allegato alla nota 8 marzo 2016 – pag. 14), la struttura del Servizio Polo Regionale di Gela e Caltanissetta e per i siti culturali, Parco archeologico di Gela e Museo archeologico, determinando di fatto un’esclusiva dipendenza amministrativa di tutti i beni museali ed archeologici ricadenti nei comuni dell’ex provincia di Caltanissetta al polo di Gela.”Questa scelta si ritiene insensata e inaccettabile per diversi ordini di motivi. Primo fra tutti la distanza tra la città di Gela e i comuni dell’entroterra, resa ancora più difficile da una rete viaria inadeguata ed obsoleta, a tratti quasi a livello di trazzera. Ciò determinerebbe inevitabilmente una progressiva caduta d’interesse da parte del Polo museale gelese nell’attività gestionale dei vari siti (salvaguardia e controllo), con conseguente ulteriore impoverimento dell’area interna del nisseno che, in controtendenza al difficile momento finanziario e sociale che stanno vivendo le diverse comunità, si sta prodigando in modo ammirevole a credere nel turismo, quale volano per una ripresa economica e valoriale del territorio. A tal riguardo sono indiscutibili le tante iniziative intraprese in diversi attrattori di valenza storica e/o archeologica. Peraltro, la città di Gela ha già fatto una scelta di campo nel riordino delle province. Si apprende, infatti, dalla stampa di alcuni giorni addietro che la stessa Giunta Regionale, con atto deliberativo, apprezza favorevolmente il passaggio di Gela al Libero Consorzio di Catania. Uno stridente controsenso alla scelta della stessa città a Polo museale del nisseno. Infatti, con l’assetto organizzativo in discussione, si configurerebbe addirittura una strategica e “strana” penetrazione del territorio catanese nelle aree interne del centro Sicilia, mortificando di fatto la città di Caltanissetta e il suo hinterland. Se poi si fa riferimento alla relazione sullo stato della programmazione 2014-2020 del 3 marzo 2016 del Dipartimento dei Beni Culturali e Ambientali e dell’Identità Siciliana, Servizio S1, che riporta l’Accordo Operativo di Attuazione tra l’Autorità di Gestione per la Sicilia Dipartimento programmazione e l’Autorità di Gestione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, apprezzato dalla Giunta Regionale con Delibera 58 del 17 febbraio 2016, si nota che nel Programma Operativo Nazionale “Cultura e Sviluppo”, FESR 2014-2020, nell’Allegato 2 alla Circolare n. 22 del 27 Ottobre 2015, non risulta in elenco alcun attrattore della ex provincia di Caltanissetta su cui interviene il PON FERS 2014-2020, tranne il Parco Archeologico di Gela, a seguito d’integrazione alla lista degli attrattori di cui alla proposta regionale Prot. n. 2150 del 25 maggio 2015, includendo i Comuni contigui di Butera, Niscemi e Mazzarino. Appare chiaro ed inequivocabile che il Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana non ha alcuna proposta progettuale per l’area interna nissena, destinata sempre più ad una inevitabile deriva.
Tutto ciò premesso e per le motivazioni sopra esplicate chiediamo con ferma convinzione la necessaria istituzione del Polo museale di Caltanissetta, che comprenda tutti i territori interni in cui sono presenti attrattori di interesse storico e/o archeologico, fermo restando che la suddetta richiesta non pregiudica il mantenimento del già istituito Polo museale di Gela. L’Assessore Regionale Gianluca Miccichè, contattato su questa problematica, si è subito prodigato per un incontro con l’Assessore Vermiglio, che è stato confermato per il 21 Aprile, con il preciso obiettivo di superare questa difficoltà.”
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