Capita spesso ai passeggeri frequenti, ma anche purtroppo a coloro che viaggiano poco, di imbattersi in complicazioni al proprio itinerario di viaggio, tra ritardi, cancellazioni (a volte dovute a fenomeni naturali che limitano l’operatività generale dell’aeroporto) e imbarchi negati.
In pochi però sanno che il passeggero leso ha sempre diritto ad un rimborso e spesso anche ad un risarcimento e che l’ottenimento del rimborso è più semplice di quanto si pensi.
Quando hai diritto al rimborso del biglietto aereo? AirHelprisponde.
Come illustra bene, nella pagina specifica dedicata al rimborso biglietto aereo AirHelp, azienda leader nel campo dell’assistenza dei passeggeri aerei di tutto il mondo, possiamo schematizzare i casi in cui il passeggero ha diritto ad un rimborso totale del biglietto in 3 punti, cioè:
Analizziamo caso per caso.
Diritto al rimborso biglietto aereo per ritardo di o superiore a 5 ore.
Esiste una normativa europea a tutela dei passeggeri aerei, il Regolamento (CE) n. 261/2004, che sancisce, tra le altre cose, che il passeggero aereo ha diritto al rimborso totale del biglietti quando il suo volo viene cancellato. Il diritto al rimborso biglietto aereo scatta anche nel caso in cui il volo accumuli un ritardo superiore alle 5 ore, perché viene considerato alla stregua di un volo cancellato.
Ma attenzione, perché in genere la prima cosa che fa una compagnia a seguito della richiesta di rimborso, che può essere fatta contestualmente in aeroporto, è proporre un volo alternativo, cioè effettuare un così detto “riposizionamento”. Se si accetta, il diritto al rimborso decade, per cui sta al passeggero capire se gli conviene di più prendere il volo proposto o se questo non gli è utile e preferisce riavere il suo denaro.
Rimborso per cancellazione programmata e comunicazione tardiva
Come molti sanno, i voli non subiscono cancellazioni solo all’ultimo momento, il giorno stesso della partenza. Le Compagnie spesso devono gestire personale, manutenzione, istanze aziendali e contratti aeroportuali che scadono o vengono aggiornati.
Dunque sono varie le cause che possono portare una compagnia a cancellare un volo programmato.
Se tale cancellazione e relativa comunicazione avvengono entro 15 giorni dalla data di partenza, tramite i canali ufficiali (e-mail o telefono), bisogna accettare il riposizionamento proposto perché il nostro diritto al rimborso decade.
Ma se la comunicazione avviene con un anticipo di meno di due settimane è possibile scegliere se avere il rimborso o accettare il riposizionamento su altro volo.
Rimborso per Imbarco negato e Overbooking
Molte compagnie, per aumentare i guadagni e ammortizzare i costi, praticano l’overbooking, cioè vendono più biglietti di quanti passeggeri possono accedere ad un dato volo. È una pratica legale basata su calcoli statistici delle compagnie, che sanno prevedere la media di “non show” (passeggeri che non si presentano al gate) per ogni singolo volo.
Ma quando i sistemi sbagliano calcolo e tutti arrivano al gate, per forza di cose qualcuno deve restare a terra.
Che si tratti di rinuncia spontanea da parte di un passeggero in cambio di rimborso e indennizzo o che si tratti di selezione da parte della compagnia, il passeggero che non imbarca su un volo prenotato ha diritto al rimborso totale del biglietto acquistato.
Sai che tutti i casi su elencati danno anche diritto ad un risarcimento aggiuntivo?
Sempre secondo il regolamento europeo, tutti i casi su elencati, con l’aggiunta del ritardo superiore alle tre ore, danno accesso anche al diritto di risarcimento (per i danni e i disagi causati dall’inconveniente aeroportuale), a prescindere dal e in aggiunta alrimborso.
Tuttavia c’è una discriminante: oltre al rimborso, al quale si ha sempre diritto, il risarcimento può essere richiesto quando l’inconveniente è legato a cause dipendenti dalla compagnia, dunque problemi di personale, manutenzione e turnover dei velivoli.
Non si ha diritto al risarcimento aggiuntivo se gli inconvenienti sono causati da circostanze straordinarie come allerta meteo, rischio sanitario o terroristico.
Tali possibili risarcimenti sono stabiliti su base forfettaria e vanno da un minimo di 200 euro per le tratte intracomunitarie fino a 1500 km, fino ad un massimale di 600 euro per i voli cancellati che avrebbero dovuto percorrere fino a 3500 km.
Che cosa fare in caso di ritardo, cancellazione, overbooking?
Per districarsi velocemente in queste casistiche, la prima cosa da fare e chiedere alla compagnia, in modo tempestivo, le reali cause del disguido e non accontentarsi di risposte approssimative.
Poi può essere utile scaricare la App di AirHelp che, inserendo pochi dettagli del volo, sa dire in pochi minuti tutti i diritti di cui il passeggero è titolare e come procedere alla richiesta.