M5S di Riesi gruppo consiliare e attivisti a firma dell’avvocato Marco Ministeri nella qualità di rappresentante degli attivisti, scrive:
Le dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Riesi riguardo l’aumento dei contagi da coronavirus in città hanno creato stupore e malcontenti.
L’uscita del primo cittadino risulta particolarmente infelice nella parte in cui afferma <<C’è qualcosa di anomalo, secondo me un arrivo dall’esterno, abbiamo molti emigranti, perché ritengo che i comportamenti dei miei concittadini siano identici a quelli degli altri comuni d’Italia come abbiamo visto anche in televisione.>>
Queste dichiarazioni hanno creato malumore, colpendo negativamente gli animi dei “molti migranti” riesini che si sono sentiti chiamati in causa in una situazione di grande difficoltà per il territorio, e che di certo non possono essere marchiati come responsabili di qualcosa che chi ci amministra non riesce a gestire.
I social, in queste ultime ore, riportano la delusione e lo sconforto dei nostri concittadini. A titolo esemplificativo riportiamo alcuni commenti di alcuni dei nostri “molti emigrati”:
• Sonia scrive su FB: <<Per emigrati cosa intende: Persone che sono scese in paese a trovare un familiare è residenti altrove?? Fare lo scarica barile Non mi sembra il caso.>>
• Piersalvo su FB: <<in piena pandemia danno colpe e gettano sentenze…ripigliatevi un attimo in quella sede comunale perché a dare colpe gratis e nascondere la verità non si va da nessuna parte>>
• Giuseppe su FB <<e facile dare la colpa a noi Emigrati se noi veniamo al Paese siamo sicuri perché abbiamo i nostri cari e facciamo molta attenzione pensate ai vostri giovani >>.
• Ilario su FB <<Riesi non è una bolla, e non è certo colpa nostra.>>
• Serafino scrive: <<È stata una uscita infelice>>
Questi sono solo alcuni dei numerosi messaggi di indignazione che in queste ore gli emigrati riesini, sparsi in tutto il mondo, indirizzano alla loro terra d’origine.
Per quanto sopra le dichiarazioni del primo cittadino risultano, a nostro giudizio, assolutamente fuori luogo: sia perché non paiono utili ad arginare l’escalation di contagi che in queste ore sta interessando il nostro territorio e sia perché rischiano di creare divisioni e astio sociale nei confronti di soggetti assolutamente incolpevoli. Giova evidenziare che nessuna argomentazione è portata a supporto di tale tesi e questo fa supporre che si stia ponendo in essere una classica operazione di “distrazione”. È chiaro che cercare, e trovare, un responsabile “dall’esterno” (come si legge) fa pensare che chi è “all’interno” non ha alcuna responsabilità!
Noi crediamo che invece sia il momento di mostrare compattezza e unità di intenti, se Riesi saprà vedersi come comunità unita e solidale riuscirà ben presto, e con successo, a venir fuori da questa emergenza!
Il portavoce degli attivisti del M5S di Riesi, Avv. Marco Ministeri, dichiara: <<Il sindaco pensi a gestire questo momento di enorme difficoltà!
Non riteniamo giusto che il primo cittadino punti il dito sui nostri “molti migranti” per argomentare un ipotizzato “arrivo dall’esterno” di “qualcosa di anomalo”.
Pensiamo piuttosto che non sia il momento di mettere la croce addosso a nessuno, anche per evitare ipotesi di, sempre possibili, attriti e divisioni a livello sociale.
Ai nostri “molti migranti” va il nostro pieno sostegno e la nostra vicinanza. A loro, noi del M5S locale, diciamo banalmente che è ovvio: <<Riesi è, e sarà sempre, casa vostra, e non siete, e mai sarete, additati come portatori di problemi o di varianti di alcunché>>.
Fa specie inoltre notare che, in piena pandemia ed in un mondo super globalizzato, qualcuno risulti ancora fossilizzato su concetti come “esterno” ed “interno”.
Allo stesso modo riteniamo incommentabile la bislacca comparazione, operata dal sindaco nello stesso articolo, tra il comportamento dei cittadini di Riesi e ciò che vede “in televisione”.
Invitiamo invece tutti i nostri cittadini ad osservare con scrupolo le regole per la prevenzione ed il contenimento del virus.
Noi siamo sicuri di una cosa: non è il momento di cercare colpevoli, bisogna piuttosto trovare soluzioni!
Forse, se nelle ultime settimane il sindaco si fosse preoccupato di aumentare controlli e tamponi, così come ha invece aumentato assessori e posizioni organizzative all’interno del comune in dissesto, magari oggi non ci troveremmo in questa situazione.>>.
Esortiamo infine tutti a rispettare le regole per la prevenzione ed il contenimento del contagio, con rigore e senso di responsabilità!