La guardia costiera ha fatto chiarezza sui resti del peschereccio trovati su una spiaggia di Torre Salsa, nell’Agrigentino, dopo la segnalzione l’associazione Marevivo: appartengono a unnatante utilizzato per uno sbarco di migranti nell’aprile dell’anno scorso. Marevivo si chiedeva come i resti siano arrivati lì, che fine ha fatto l’equipaggio e perché nessuno ha denunciato la scomparsa di questo peschereccio. Sono stati trovati anche un bidone e il supporto metallico superiore della cabina dove si trovano le luci e le antenne. I due grossi fari sono di marca italiana Tec Mar e su un paletto della struttura metallica c’è la pinna posteriore secca di un grande pesce. Negli ultimi mesi in diverse spiagge siciliane, anche nell’agrigentino, sono stati trovati pacchi di hashish e i resti di tre sub morti. E’ stato ipotizzato il naufragio di un natante che trasportava il carico di droga. Inchieste sono state aperte da diverse procure competenti per territorio. Il procuratore agrigentino Luigi Patronaggio aveva detto che “Non vi sono collegamenti con i sub trovati morti né con le scatole contenenti panetti di hashish. I resti del peschereccio dovrebbero essere collegabili a un vecchio sbarco fantasma o qualche altra attività illecita”.(ANSA)
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