Per godersi la Scala dei turchi bisognerà pagare tre euro. È scontro tra il proprietario della famosa scogliera bianca di Realmonte e il sindaco Lillo Zicari. A gestire la Scala, da maggio, sarà l’associazione MareAmico che chiederà un ticket che servirà per tutelare uno dei più bei gioielli siciliani e per l’assicurazione da stipulare per chi entra.
Il sindaco è pronto a dar battaglia e diffida il privato a dare in gestione l’area: “Per il bene della mia comunità, contesto questa scelta”, dice Zicari. “La Scala dei Turchi va tutelata. Questo è l’unico punto su cui immagino siamo tutti d’accordo. Ovviamente nel concetto di tutela immagino anche la sua valorizzazione e la difesa”, scrive MareAmico al primo cittadino di Realmonte.
Tutto ha inizio con un’inattesa scoperta fatta dal comune di Realmonte: la Scala dei Turchi è un bene privato e appartiene a Ferdinando Sciabbarà che – come dimostrano i pagamenti – nel corso degli anni ha regolarmente versato tutte le tasse del caso. Adesso, Sciabbarrà ha deciso di sgravarsi delle troppe e pesanti responsabilità soprattutto in materia di sicurezza all’interno della Scala dei Turchi e così ha – per ben tre volte – cercato di trovare un accordo con lo stesso Comune di Realmonte tenendo conto ovviamente anche delle potenzialità del sito che accoglie migliaia di turisti
ogni anno.
Dopo circa quattro anni di intense trattative ma con scarsi risultati in termini di risultato, la svolta: Sciabbarrà decide di affidare il bene ad un privato e contatta l’associazione ambientalista MareAmico, guidata da Claudio Lombardo, incaricata di tutelare il sito da ogni eventualità: sporcizie, atti vandalici, manutenzione ordinaria. MareAmico farà un consorzio con personalità del panorama scientifico nazionale e internazionale.