A Ravanusa concluse ieri pomeriggio le operazioni di recupero dei nove corpi dalle macerie di via Trilussa, adesso la parola passa all’inchiesta aperta dalla procura di Agrigento per disastro e omicidio colposi. Scatta il tassello essenziale con il sequestro dell’area del disastro, la zona del ‘cratere’ e quella limitrofa per complessivi 10 mila metri quadri. Inibita la vasta ‘area rossa’, spazio adesso anche alla squadra di periti nominata dalla procura diretta da Luigi Patronaggio, chiamata a contribuire a definire le cause dell’esplosione e la natura dell’innesco. Le indagini sono state delegate ai carabinieri che ipotizzano un accumulo sotterraneo di una grande quantita’ di gas metano.
Il sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo, ha proclamato il lutto cittadino – a partire da oggi e fino ai giorni dei funerali (che non sono stati ancora ufficialmente fissati) delle vittime della tragica esplosione di sabato scorso che ha devastato un intero isolato sito in via Trilussa.
“Abbiamo sperato fino all’ultimo. Purtroppo è finita nel modo più tragico con 9 morti. La ferita è grande, adesso è importante accertare la verità e dare conforto ai familiari. Questa immane tragedia si chiude con un bilancio pesantissimo di vite spezzate. Fino al giorno dei funerali ho proclamato il lutto cittadino in ricordo di Piero, Carmela, Giuseppe, Selene, Angelo, Liliana, Calogero, Giuseppe ed Enza. Che Dio li abbia in gloria”. Dunque, lutto cittadino a tempo indeterminato tenuto conto che alcune vittime del disastro dovranno essere sottoposte a perizia necroscopica.
E comincia a prendere consistenza l’ipotesi di funerali di Stato con la presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.