Antonio e la sua gamba bionica, comprata con crowdfunding web Mondo. Web e solidarieta’ si intrecciano nella vita di Antonio Cinquerrui, 22 anni di Niscemi, che ora inizia a sognare una protesi bionica alla gamba destra. A giugno dello scorso anno il giovane niscemese aveva subito l’amputazione dell’arto destro a causa di un tumore che nel giro di 7 anni glielo ha divorato. Dopo qualche mese Antonio si e’ rivolto al mondo del web, alla piattaforma internazionale per la raccolta di fondi per raggiungere un obiettivo. Cosi’ il giovane ha raccolto la somma di circa 65mila euro per acquistare la protesi bionica. “Ho indossato per quattro giorni la gamba – ha raccontato all’AGI – e l’impatto e’ stato forte. Mi sono sentito realizzato. Ho ricevuto il sostegno di tantissime persone, anche coloro i quali mi hanno incontrato durante le mie lunghe cure”. Il ragazzo non si sente diverso dagli altri, sente anche lui di poter camminare su una gamba ‘propria’. “I tecnici – dice – mi avevano detto subito che non si nota la differenza tra la gamba bionica e la mia. Sono contento, non vedo l’ora di camminare velocemente come tutti i miei coetanei” e mettersi alle spalle i sette anni di calvario vissuti tra un ospedale e l’altro. Antonio racconta: “All’ età di 14 anni all’ospedale Rizzoli di Bologna vengo sottoposto a biopsia ossea. Il verdetto è chiaro: un tumore alla gamba, precisamente un sarcoma di Ewing alla tibia prossimale destra”.
Dopo anni di visite, interventi e terapie, ad Antonio viene detto che la soluzione migliore è l’amputazione della gamba destra, che avviene lo scorso 10 giugno.
“Nonostante tutto ciò non ho mai perso il sorriso. Ora più che mai sono motivato a riprendere in mano la mia vita con questa nuova protesi d’avanguardia, la Genium X3 di Ottobock, un vero e proprio arto bionico che svolge esattamente le stesse funzioni di una gamba naturale, che permette di camminare, salire e scendere le scale normalmente, fare il bagno oltre che addirittura correre, insomma, tutto ciò che un ragazzo dovrebbe avere la possibilità di fare”. Dice Antonio.