Questa sera su tcs canale 116 il film “Il prigioniero di Amsterdam”
Estate 1939. New York Morning Globe, grattacielo sede del giornale. Il direttore è insoddisfatto dei servizi dall’Europa, ormai sull’orlo della guerra, e invia a Londra un nuovo corrispondente, Johnny Jones, che per questo lavoro deve assumere il nome falso di Huntley Haverstock.
A Londra Jones è invitato a una colazione organizzata dal Partito Pacifista Universale in onore di Van Meer, un anziano diplomatico olandese impegnato in una difficile trattativa volta a scongiurare la guerra. Per caso il giornalista lo incrocia mentre sta uscendo dall’albergo e tenta di intervistarlo ma ottiene risposte evasive. Al ricevimento il vecchio scompare scusandosi con un telegramma. Jones incontra Stephen Fisher, il presidente del partito, che gli era già stato presentato a New York, e sua figlia Carol, di cui ben presto si innamora.
Informato che Van Meer presiederà una conferenza per la pace ad Amsterdam decide di tentare di intervistarlo in quella città. Piove a dirotto: mescolati alla folla che attende l’arrivo del diplomatico ritrova i Fisher, padre e figlia. Quando finalmente Van Meer giunge, audacemente Jones lo blocca sulla scalinata d’ingresso, cercando di farsi riconoscere, ma all’improvviso, un fotografo spara e il diplomatico muore sotto i suoi occhi. Jones rincorre il sicario fra un mare di ombrelli e nell’inseguimento è caricato sull’auto su cui viaggiano Carol e il giornalista Scott Ffolliot[1].
Sono condotti in aperta campagna, in mezzo ai mulini a vento, e perdono le tracce dell’auto con a bordo l’assassino. Jones, mentre insegue inutilmente il suo cappello portato lontano dal vento, nota qualcosa di davvero strano: la pala di un mulino ruota contro vento mentre il cielo è solcato da un aereo. Intuisce che è un modo singolare di trasmettere un messaggio.
Convince Carol e Scott a contattare la polizia mentre lui entra nel mulino. Parcheggiata all’interno c’è l’auto inseguita e un improbabile prigioniero: lo stesso Van Der Meer, rapito e non ucciso, sostituito nell’attentato da un sosia. I criminali stanno portandolo via per costringerlo a rivelare la clausola segreta 27 del trattato di pace. La polizia arriva quando ormai nel mulino non c’è più nessuno, tranne Jones al cui racconto inverosimile stentano a credere.
Tornato in albergo Jones è vittima di un tentato rapimento da parte di due finti poliziotti dai quali sfugge uscendo dalla finestra e trovando scampo nella stanza di Carol. Con lei ritorna avventurosamente per mare a Londra.
A casa di Fisher Jones incontra un certo Mr. Krug che riconosce come uno degli uomini che tenevano imprigionato Van Meer nel mulino. Vorrebbe informare la polizia ma Fisher lo convince ad aspettare e ad accettare una guardia del corpo, di nome Rowley, col pretesto di proteggerlo. Il vero intento delle spie è quello di eliminarlo e infatti Rowley tenta prima di buttarlo sotto un camion e poi di farlo precipitare dal campanile della cattedrale di Westminster. Il piano fallisce in modo spettacolare e Jones scopre il reale ruolo di Fisher.
Scott Ffolliot propone un finto rapimento di Carol per ottenere una confessione da Fisher. Il compito di allontanarla da Londra è affidato a un poco convinto Jones che tuttavia non deve forzare in alcun modo la ragazza perché è lei stessa a prendere l’iniziativa di allontanare lui da Londra per sottrarlo alle spie.
Equivoco per equivoco, il piano tuttavia non riesce, ma Ffolliot pedina Fisher e trova il nascondiglio dove Van Meer è torturato. Jones e Stebbins fanno irruzione nel covo e Van Meer è liberato.
Fisher riesce a fuggire e con Carol è in volo per l’America. Un radiogramma lo avverte che all’aeroporto lo arresteranno e allora confessa alla figlia la sua verità. Anche Jones e Ffolliot sono sull’aereo ma all’improvviso il velivolo è colpito da un cacciatorpediniere tedesco e precipita nell’oceano. Dal naufragio si salvano i giovani, recuperati dalla nave americana Mohican, mentre Fisher si riscatta sacrificandosi e lasciandosi annegare. Finale con scoop per il Globe e primo servizio di Jones da Londra sotto le bombe.