Il Procuratore della Repubblica di Sciacca, Roberta Buzzolani, ha disposto accertamenti, in merito alle conseguenze dell’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito il territorio saccense nelle ultime 48 ore. Sono 2 i sostituti che stanno effettuando sopralluoghi nelle aree più colpite dall’alluvione in compagnia di Carabinieri, personale della Protezione civile e Vigili del fuoco.
Al momento non c’è ancora un’ipotesi di reato, “la formuleremo eventualmente al termine delle verifiche”, ha detto Buzzolani.
La bomba d’acqua ha provocato l’esondazione di due torrenti, frane e smottamenti, con pesanti conseguenze anche per alcuni edifici. La zona più colpita è stata la via Lido, dove un muro di contenimento non ha retto alla furia dell’acqua schiantandosi su un palazzo adiacente che è stato evacuato; sempre nella stessa via una frana ha interessato anche le fondamenta di un altro edificio. Sono una ventina che al momento sono fuori casa, ospiti di parenti o presso strutture ricettive.
Oggi un sopralluogo nelle zone colpite dal maltempo è stato effettuato anche dal prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa.
“La nostra emergenza piu’ grave riguarda la viabilità cittadina, che è stata completamente devastata”, ha detto stamattina il sindaco Francesca Valenti. Facendo notare che la città di Sciacca ha avuto danni per oltre 10 milioni di euro, ma che il comune non ha le capacità finanziarie per farvi fronte. “Confido – ha aggiunto – che la Protezione civile regionale proceda il più celermente possibile, e senza indugiare in inutili pastoie burocratiche, ad effettuare gli interventi necessari”.
Il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci, a proposito dei danni causati al centro abitato dell’Agrigentino dalla violenta ondata di maltempo, ha disposto, per l’inizio della prossima settimana, un sopralluogo della Protezione civile, del Genio civile e della Struttura contro il dissesto idrogeologico per valutare gli interventi urgenti atti a ripristinare la viabilità. “E’ chiaro che servono, al di là dell’immediato, azioni radicali sulle infrastrutture idriche che impongono, soprattutto al Comune, la condivisione di scelte coraggiose”, ha detto il Presidente Musumeci.