Conferenza stampa per gli auguri di fine anno indetta dal Presidente della regione siciliana Rosario Crocetta. Per il governatore la legge approvata all’Ars garantisce la stabilizzazione dei precari degli enti locali siciliani. E a Davide Faraone, che fa sapere come questa norma non serve a nulla se a Roma non si approva una deroga per le assunzioni, ribatte: “Non è vero”. “Abbiamo fatto una legge storica – dice Crocetta – oltre 20 mila persone avranno una proroga dei contratti e finalmente avranno un percorso di stabilizzazione. Le nuove assunzioni previste nella legge non creeranno problemi per la stabilizzazione dei precari e riguarderanno solo figure specifiche. Anche se devo dire che questa possibilità di fare nuovi contratti negli enti locali è stata una scelta dell’Ars e non del governo. Comunque si tratta di nuovi contratti a tempo, nessuna nuova assunzione definitiva”.
Crocetta difende l’impalcatura della legge: “La nostra stabilizzazione non prevede alcun onere aggiuntivo per i Comuni e inoltre prevediamo incentivi per la fuoriuscita dai bacini con cinque anni di stipendio garantiti. Diamo inoltre il diritto di maternità, ferie e malattie anche ai 6 mila Asu. Sappiamo che in questo bacino c’è chi riceve il contributo senza lavorare, questo non deve accadere più e presenteremo una riforma per obbligare i Comuni a farli lavorare”. In febbraio è scoppiata una polemica dopo che si è scoperto che circa 2 mila Asu da anni ricevono il contributo da 500 euro al mese a casa senza fare nulla. Ma al momento non cambia niente.
Sulla stabilizzazione Crocetta aggiunge: “Abbiamo inserito un paracadute con la possibilità per i precari che non vogliono attendere l’assunzione nei Comuni con la possibilità per loro di essere assunti dalla Resais e poi assegnati nello stesso Comune dove hanno sempre lavorato”.
Per l’assessore Alessandro Baccei “per la prima volta si avvia un percorso per la loro stabilizzazione “: “Questo lavoro adesso è al vaglio del governo nazionale e sappiamo che ci sono dei rischi di impugnativa ma volevamo comunque fissare per la prima volta dopo 30 anni un percorso per la stabilizzazione – dice Baccei – noi vogliamo andare fino in fondo. Non abbiamo fatto una stabilizzazione per tutti, dai Pip agli Asu, come qualcuno credeva e voleva. Non dobbiamo avere paura di fare nuove assunzioni che servono e promozioni, e per questo faremo dei concorsi interni ed esterni per fare assunzioni che servono. Lo sviluppo? Per la prima volta questo governo ha destinato 700 milioni per lo sviluppo veramente a investimenti e non per coprire i tagli imposti dallo Stato”. Crocetta poi interviene sulle polemiche politiche:
“Il Movimento Cinque Stelle? Lo vedo molto sgonfiato. Stanno dimostrando di non sapere governare nelle città che amministrano e questo è l’ultimo rischio che può correre Palermo e la Sicilia. L’Amministrazione pubblica non è fatta di proclami ma di scelte concrete – ha aggiunto -. Questi ragazzi si devono fare un pò le ossa, sperimentare l’esperienza dell’amministrazione. Trovo che abbiamo un vecchio modo di fare e non vedoágrandi novità. Mi dispiace perché in loro avevo molto confidato, pensavo che ci avrebbero aiutato a fare quelle riforme che servono alla Sicilia, ma non hanno saputo accettare la sfida della governabilità. Nessuno può pensare di governare da solo, in Sicilia e ovunque – ha concluso Crocetta -. Gli integralismi producono solo macerie, scontri, liti e noi abbiamo bisogno di grande coesione”.
Intanto, da Roma arriva una buona notizia per un’altra categoria di precari, i 519 collaboratori scolastici di Palermo e provincia. Questa categoria di ex lsu beneficia – come fa osservare la Cisl – del decreto Milleproroghe varato stamattina dal Consiglio dei Ministri: per loro arriva una proroga di 12
mesi. “Con il decreto – esultano Daniela De Luca e Francesco Amato, che a Palermo e Trapani sono segretari rispettivamente di Cisl e Filca-Cisl – si è evitato il peggio per queste famiglie, il disagio sociale ed economico di vivere un anno nell’incertezza assoluta dovuta alla mancanza di un lavoro. Da gennaio bisogna subito avviare, in modo proficuo e concreto, il tavolo al Ministero del Lavoro sulla loro stabilizzazione”.