“ Credo che il Natale sarà aperto ma credo anche che i casi aumenteranno a dismisura e dovremo capire se questi casi si riveleranno come positivi al Covid o come positivi che vanno in ospedale” Così il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri nel corso della Trasmissione di rete 4 Dritto e Rovescio in onda questa sera.
Stando ai segnali che arrivano sia da Palazzo Chigi sia dal ministero della Salute l’ipotesi di un lockdown generalizzato e totale in tutta Italia, anche per i vaccinati, non è affatto tramontata. Anzi, sta tornando attuale. Tutto dipenderà da come andrà il mese di dicembre e in particolare da come sarà la situazione della pandemia al termine delle feste di Natale e i dati che vengono maggiormente tenuti sotto controllo, oltre al numero giornaliero di contagi e di vittime, sono le occupazioni in ospedale e in particolare nelle terapie intensive. Stando alle indiscrezioni che circolano in Parlamento, laddove dopo l’Epifania ci fossero già più di cinque regioni italiane in zona rossa, e molte altre in arancione, a quel punto Palazzo Chigi potrebbe imporre un lockdown generale fino ai primi di febbraio, anche per i vaccinati. A quel punto tornerebbe il coprifuoco serale alle ore 22, la chiusura (forse alle 18 e non tutto il giorno) di ristoranti, bar, pub, pizzerie, cinema, palestre, piste da sci e la chiusura al pubblico di stadi e palazzetti dello sport. In sostanza, come all’inizio del 2020, si potrà uscire di casa solo per lavoro, per esigenze mediche o di prima necessità. Da valutare poi le visite private a casa di amici e parenti e ovviamente il grande punto interrogativo sono le scuole. Lo sforzo sarà quello di tenerle aperte e di evitare il ritorno alla famigerata dad (impossibile tra l’altro in alcuni casi), ma questo sarà frutto di considerazioni eventuali a fine mese. E’ chiaro che l’obiettivo del governo è evitare il lockdown totale, ma il tema è inutile negarlo c’è. E nel caso in cui sotto l’albero di Natale ci fosse un peggioramento della situazione, Draghi e Speranza, obtorto collo, sono pronti a chiudere il Paese per due o tre settimane, periodo durante il quale si spera di dare un’ulteriore accelerazione alla campagna di vaccinazioni (bambini compresi).
Sempre a Dritto e Rovescio è stato mostrato come sempre più Novax siano in terapia intensiva: