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Home» Politica»Pd Caltanissetta: “Prima del congresso una politica chiara”

Pd Caltanissetta: “Prima del congresso una politica chiara”

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La direzione cittadina del Partito Democratico di Caltanissetta, riunitasi il 14.12.2016 con all’o.d.g. l’analisi politica del voto referendario espresso il 4 dicembre u.s. sulla riforma costituzionale fortemente voluta dal Governo-Renzi, ha valutato ed analizzato l’esito dello stesso che ha visto preponderante e dirompente, in Italia ed in Sicilia, il NO (71,6%) rispetto al SI (28,4%).
L’analisi del voto, da parte di tutti i dirigenti del PD nisseno, è stata implacabile ed unanime rispetto all’innegabile evidenza che ci si sia trovati dinanzi ad un voto politico sul Governo a guida PD che ha probabilmente prevalso su una valutazione nel merito della proposta di riforma costituzionale.
La direzione nissena non può che prenderne atto con la stessa responsabilità e la stessa umiltà che ha contraddistinto il discorso dell’ex premier Matteo Renzi nella notte del 4 dicembre, culminato con la rimessione del mandato nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il Partito Democratico, a tutti i livelli, ha perso il contatto con una parte significativa del proprio elettorato storico, ma anche con quel tessuto sociale di cui, fisiologicamente ed ideologicamente, dovrebbe rappresentare le istanze così tradendo, di fatto, le aspettative e le speranze che nel 2006 erano state riposte nel nuovo PD.
Bisogna ripartire e ricostruire un partito che, ancora, e dopo 10 anni, sconta una fusione a freddo di due grandi blocchi politici, quello centrista e quello di sinistra, e che è stato sempre caratterizzato da spaccature, contrapposizioni e cannibalismi interni che hanno distrutto le dirigenze nazionali e locali distraendole dai reali e concreti problemi quotidiani degli italiani e, lo sottolineiamo responsabilmente, soprattutto dei siciliani, che hanno quindi manifestano la propria delusione attraverso il voto a movimenti nati sull’onda del dissenso e che hanno raccolto consensi grazie agli errori e all’incapacità dei partiti storici, primo fra tutti il PD.
Prima ancora del percorso congressuale che si aprirà a breve all’interno del partito, è forte la necessità di rinvigorire l’iniziativa politica innanzi tutto cittadina attraverso l’affermazione di linee politiche chiare e coerenti con i bisogni della città che devono trovare, innanzi tutto nelle strutture territoriali di base, quali i Circoli, il primo luogo di ricezione, di ascolto e di elaborazione di soluzioni concrete e tangibili.
La necessità di coordinare in rete l’attività dei circoli cittadini e provinciali, si tradurrà nell’elaborazione politica di linee e di visione politica che dovrà, ora come non mai, passare da tutte le ulteriori sedi provinciali e poi regionali, rendendo così uniforme ed omogeneo, coerente ed incisivo un rilancio dal basso dell’attività politica.
Riaffermare l’importanza e la valenza dell’elettorato di base, che necessita di essere nuovamente ispirato ed incoraggiato, impone la dovuta determinazione della dirigenza del Pd nisseno a dover essere rappresentato, tanto a livello istituzionale che nelle sedi politiche interne al partito, da una rinnovata e rigenerata classe di dirigenti che abbia come connotazione principale il legame con il territorio e sia di questo espressione diretta e democraticamente voluta.
Tutto ciò, in sintesi, si tradurrà nella ferma volontà di rimandare al mittente ogni scelta e/o decisione imposta dall’alto o etero diretta che ci condurrebbe, ancora e per l’ennesima volta, a far riferimento a correnti interne o movimenti esterni e vicini al PD che perseguono prioritariamente interessi di visibilità e di potere.
La direzione cittadina del PD nisseno, dovendo certificare l’amara sconfitta politica, pur constatando impegno ed abnegazione dei dirigenti locali e dei moltissimi volontari che si sono spesi nella campagna referendaria, intende ripartire per riconnettersi con il mondo sociale e produttivo, e lo farà con l’affermazione chiara e schiva da ogni cautela, in ordine ai temi del partito e, soprattutto, alle questioni locali, provinciali e regionali.
In questo senso è stato chiaro ed unanime il palese dissenso nei confronti di un governo regionale, anche questo a marchio PD, frutto di un compromesso a ribasso tra le segreterie e la deputazione nazionale e regionale, oggi tradottosi in una evidente perdita di consensi tale da determinare la percentuale più bassa registrata a livello nazionale dal SI (appena il 28,4%) e ciò sebbene il PD vanti di essere partito strutturato e di governo.
Continuare a sostenere un governo regionale ormai fallimentare in tutte le fasi del suo corso non giova al Partito ma, soprattutto, non giova alla Sicilia che necessità ormai nell’immediato di proposte governative serie, coerenti, improntate sui bisogni della Regione e non più sugli interessi di pochi.
La necessità che il PD, alle prossime sfide elettorali, si presenti ai cittadini con programmi all’altezza di affrontare e risolvere i problemi che affliggono la Regione è una “condicio sine qua non”.
Non si può che ripartire, infatti, da obiettivi prioritari quali: riorganizzazione delle provincie; lotta alla povertà diffusa con gesti concreti e continui; opportunità formative ed imprenditoriali per i giovani; destrutturazione della macchina burocratica, regionale e degli enti locali, ormai troppo lenta, vetusta ed oltre modo onerosa; tutela ed implemento dell’imprenditoria locale, piccola e media; riaffermazione della legalità e di metodologie trasparenti e legalitarie a tutti i livelli istituzionali e politici attraverso una selezione delle nuove classi dirigenziali che valorizzi innanzi tutto il merito e le specifiche professionalità e che escluda, a priori e a prescindere, ogni forma di clientelismo e collusione diretta ed indiretta con i centri di potere, qualsiasi essi siano.
Il PD nisseno, rischiando anche di essere in contro tendenza, non si esimerà dal richiedere il rispetto di ciò che promana dal sentire collettivo e comune e, in tal senso, chiama all’appello i dirigenti locali della provincia, tutti i rappresentanti e i simpatizzanti per costruire in rete ed in modo sinergico un nuovo corso della politica democratica.
La direzione cittadina del Partito Democratico di Caltanissetta, riunitasi il 14.12.2016 con all’o.d.g. l’analisi politica del voto referendario espresso il 4 dicembre u.s. sulla riforma costituzionale fortemente voluta dal Governo-Renzi, ha valutato ed analizzato l’esito dello stesso che ha visto preponderante e dirompente, in Italia ed in Sicilia, il NO (71,6%) rispetto al SI (28,4%).
L’analisi del voto, da parte di tutti i dirigenti del PD nisseno, è stata implacabile ed unanime rispetto all’innegabile evidenza che ci si sia trovati dinanzi ad un voto politico sul Governo a guida PD che ha probabilmente prevalso su una valutazione nel merito della proposta di riforma costituzionale.
La direzione nissena non può che prenderne atto con la stessa responsabilità e la stessa umiltà che ha contraddistinto il discorso dell’ex premier Matteo Renzi nella notte del 4 dicembre, culminato con la rimessione del mandato nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il Partito Democratico, a tutti i livelli, ha perso il contatto con una parte significativa del proprio elettorato storico, ma anche con quel tessuto sociale di cui, fisiologicamente ed ideologicamente, dovrebbe rappresentare le istanze così tradendo, di fatto, le aspettative e le speranze che nel 2006 erano state riposte nel nuovo PD.
Bisogna ripartire e ricostruire un partito che, ancora, e dopo 10 anni, sconta una fusione a freddo di due grandi blocchi politici, quello centrista e quello di sinistra, e che è stato sempre caratterizzato da spaccature, contrapposizioni e cannibalismi interni che hanno distrutto le dirigenze nazionali e locali distraendole dai reali e concreti problemi quotidiani degli italiani e, lo sottolineiamo responsabilmente, soprattutto dei siciliani, che hanno quindi manifestano la propria delusione attraverso il voto a movimenti nati sull’onda del dissenso e che hanno raccolto consensi grazie agli errori e all’incapacità dei partiti storici, primo fra tutti il PD.
Prima ancora del percorso congressuale che si aprirà a breve all’interno del partito, è forte la necessità di rinvigorire l’iniziativa politica innanzi tutto cittadina attraverso l’affermazione di linee politiche chiare e coerenti con i bisogni della città che devono trovare, innanzi tutto nelle strutture territoriali di base, quali i Circoli, il primo luogo di ricezione, di ascolto e di elaborazione di soluzioni concrete e tangibili.
La necessità di coordinare in rete l’attività dei circoli cittadini e provinciali, si tradurrà nell’elaborazione politica di linee e di visione politica che dovrà, ora come non mai, passare da tutte le ulteriori sedi provinciali e poi regionali, rendendo così uniforme ed omogeneo, coerente ed incisivo un rilancio dal basso dell’attività politica.
Riaffermare l’importanza e la valenza dell’elettorato di base, che necessita di essere nuovamente ispirato ed incoraggiato, impone la dovuta determinazione della dirigenza del Pd nisseno a dover essere rappresentato, tanto a livello istituzionale che nelle sedi politiche interne al partito, da una rinnovata e rigenerata classe di dirigenti che abbia come connotazione principale il legame con il territorio e sia di questo espressione diretta e democraticamente voluta.
Tutto ciò, in sintesi, si tradurrà nella ferma volontà di rimandare al mittente ogni scelta e/o decisione imposta dall’alto o etero diretta che ci condurrebbe, ancora e per l’ennesima volta, a far riferimento a correnti interne o movimenti esterni e vicini al PD che perseguono prioritariamente interessi di visibilità e di potere.
La direzione cittadina del PD nisseno, dovendo certificare l’amara sconfitta politica, pur constatando impegno ed abnegazione dei dirigenti locali e dei moltissimi volontari che si sono spesi nella campagna referendaria, intende ripartire per riconnettersi con il mondo sociale e produttivo, e lo farà con l’affermazione chiara e schiva da ogni cautela, in ordine ai temi del partito e, soprattutto, alle questioni locali, provinciali e regionali.
In questo senso è stato chiaro ed unanime il palese dissenso nei confronti di un governo regionale, anche questo a marchio PD, frutto di un compromesso a ribasso tra le segreterie e la deputazione nazionale e regionale, oggi tradottosi in una evidente perdita di consensi tale da determinare la percentuale più bassa registrata a livello nazionale dal SI (appena il 28,4%) e ciò sebbene il PD vanti di essere partito strutturato e di governo.
Continuare a sostenere un governo regionale ormai fallimentare in tutte le fasi del suo corso non giova al Partito ma, soprattutto, non giova alla Sicilia che necessità ormai nell’immediato di proposte governative serie, coerenti, improntate sui bisogni della Regione e non più sugli interessi di pochi.
La necessità che il PD, alle prossime sfide elettorali, si presenti ai cittadini con programmi all’altezza di affrontare e risolvere i problemi che affliggono la Regione è una “condicio sine qua non”.
Non si può che ripartire, infatti, da obiettivi prioritari quali: riorganizzazione delle provincie; lotta alla povertà diffusa con gesti concreti e continui; opportunità formative ed imprenditoriali per i giovani; destrutturazione della macchina burocratica, regionale e degli enti locali, ormai troppo lenta, vetusta ed oltre modo onerosa; tutela ed implemento dell’imprenditoria locale, piccola e media; riaffermazione della legalità e di metodologie trasparenti e legalitarie a tutti i livelli istituzionali e politici attraverso una selezione delle nuove classi dirigenziali che valorizzi innanzi tutto il merito e le specifiche professionalità e che escluda, a priori e a prescindere, ogni forma di clientelismo e collusione diretta ed indiretta con i centri di potere, qualsiasi essi siano.
Il PD nisseno, rischiando anche di essere in contro tendenza, non si esimerà dal richiedere il rispetto di ciò che promana dal sentire collettivo e comune e, in tal senso, chiama all’appello i dirigenti locali della provincia, tutti i rappresentanti e i simpatizzanti per costruire in rete ed in modo sinergico un nuovo corso della politica democratica.

Caltanissetta|Pd Caltanissetta: “Prima del congresso una politica chiara" 2016-12-19
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