Gianfranco Cascone, 54 anni, un brigadiere della guardia di finanza di Palermo, originario di Taranto, è stato arrestato per violenza sessuale nei confronti di sette bambini. Tutti maschietti, tra i 9 e gli 11 anni: sarebbero stati abusati nel centro sportivo delle fiamme gialle in via Messina Marine. Le indagini sono state condotte dagli investigatori della squadra mobile che hanno ricevuto la prima denuncia della mamma di uno dei bimbi che sarebbero stati avvicinati e pesantemente molestati da Cascone. Il brigadiere a tempo perso faceva l’allenatore della squadra di calcio dei piccoli, tanto che i bambini lo chiamavano «mister», ma lui avrebbe avuto anche altri fini, non solo insegnare loro a giocare a pallone.
Il finanziere, in servizio come centralinista, è stato bloccato in flagranza di reato dopo che gli investigatori avevano piazzato alcune telecamere nascoste nella struttura sportiva.
Al gip ha detto che “l’origine dei suoi comportamenti delittuosi” è dovuta alla “particolare condizione di frustrazione emotiva conseguente alla sua separazione coniugale”.
I racconti drammatici dei bambini:
“Non riesco a dormire da solo”
“Ora dormo con la mamma perché non riesco a dormire da solo da quando mi è accaduta quella cosa. Sono venuto qua per raccontarvi le cose che mi ha fatto il mister.”
Avrebbe toccato i bambini nelle parti intime e si sarebbe fatto masturbare dentro la piscina o su una panchina. “Il mister quella mattina mi ha chiesto se volevo entrare con lui in piscina da solo – ha riferito la giovane vittima -Gli altri ragazzi facevano calcio. C’erano quella mattina circa sette ragazzi… mi ha abbassato il costume”
Il racconto si fa drammatico: “Quando mi sono seduto sopra di lui il mister ha iniziato a muovermi il pene,
prima sopra il costume e poi mi ha abbassato il costume e mi ha mosso il pene. Mi sono fatto male e mi ha fatto schifo. Quando cercavo di allontanarmi lui mi prendeva per la gamba e per i piedi e mi trascinava verso di lui ed era impossibile allontanarmi da lui. Poi mi ha messo al suo fianco e ha preso la mia mano destra e me l’ha messa sopra il suo pene”.
Inizialmente ha pensato che fosse un gioco, ma poi si è documentato su Internet su “cosa fanno i maniaci ai bambini e mi è spuntato che i maniaci fanno finta di giocare con i bambini così come ha fatto il mister con me”. Le testimonianze degli altri due bambini sono sovrapponibili nella loro drammaticità.
“Vorrei che lui andasse in prigione”
Uno di loro ne ha parlato con i genitori e poi con i poliziotti della Mobile mostrando una grande maturità: “I miei genitori quando hanno saputo questa cosa sono rimasti sconvolti, mio padre voleva andare a dargli un pugno. Gli ho detto che doveva ragionare con il cervello non con le mani e che dovevano andare a fare la denuncia. Io vorrei che lui andasse in prigione e perdesse il lavoro. Io vorrei che si mettessero delle telecamere per vedere se lui queste cose le fa anche con gli altri bambini io sono sicuro che lo fa anche con altri, così avreste le prove”.
Incastrato dalle telecamere
Le telecamere sono state accese il 12 agosto. Cascone è stato filmato mentre faceva sedere alcuni bambini sopra le sue gambe. Quando ha iniziato a masturbarsi sono intervenuti i poliziotti. Nel corso dell’interrogatorio reso davanti al giudice per le indagini preliminari Nicola Aiello il finanziere ha ammesso di “avere toccato lascivamente gli organi genitali dei minori, mentre ha negato di averli costretti a masturbarlo”.