Il sostituto procuratore della Repubblica Chiara Bisso ha notificato l’avviso di conclusione indagini a carico di otto persone che adesso rischiano il rinvio a giudizio. L’inchiesta riguarda i cosiddetti “furbetti del reddito di cittadinanza”. Secondo l’ipotesi accusatoria della Procura di Agrigento gli indagati, tutti residenti all’estero, avrebbero fatto rientro in Italia per incassare il reddito senza però averne titolo. Uno dei requisiti, infatti, è quello di risiedere per dieci anni consecutivi sul territorio nazionale. L’inchiesta nasce da alcuni accertamenti svolti sul registro degli italiani residenti all’estero che, sempre secondo l’accusa, avrebbero però presentato false dichiarazioni per beneficiare della carta. Otto, come detto, gli indagati: Erika Agnello, 32 anni; Francesca Carbone, 41 anni; Antonino Castiglione, 58 anni; Paola Gambaro, 55 anni; Dario Micalizio, 39 anni; Loredana Rizzuto, 48 anni; Sonia Sciabica, 47 anni; Luis Alberto Zazzetta, 61 anni. Tutti avranno venti giorni di tempo per depositare memorie o atti – o farsi interrogare dal pubblico ministero – per evitare la richiesta di rinvio a giudizio.
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