Gli agenti della Squadra mobile nissena, in collaborazione con i colleghi del commissariato di Niscemi hanno eseguito il provvedimento definitivo, a seguito del rigetto dei ricorsi presentati in Cassazione contro le condanne emesse dalla Corte d’Assise d’Appello di Catania, a carico di Giuseppe Amedeo Arcerito, 64 anni, ergastolo, con isolamento diurno di tre mesi; Salvatore Di Pasquale, 51, 13 anni di reclusione, e Francesco Amato, 47, 12 anni e 9 mesi. Dai diversi gradi di giudizio è emerso che Arcerito sarebbe stato il mandante dell’omicidio di Campisi Alfredo avvenuto nel novembre del 1996; Amato avrebbe attentato in due occasioni alla vita di Campisi; Di Pasquale avrebbe attentato alla vita di Campisi in piena piazza di Niscemi. Per tutti è stata contestata un’aggravante: avrebbero agito come appartenenti all’associazione mafiosa di cosa nostra di Niscemi. Campisi venne ucciso sul ponte Dirillo, nelle vicinanze di Acate, che segna il confine tra la provincia di Ragusa e quella di Caltanissetta, raggiunto più volte alle spalle, dai colpi di una pistola semiautomatica. Precedentemente, Campisi aveva subìtp altri due tentativi d’omicidio.
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