La commissione medica dell’ospedale Garibaldi Centro di Catania ha dichiarato la morte cerebrale del 17enne rimasto gravemente ferito con un colpo di pistola alla testa a Noto, nel Siracusano. La commissione medica ha eseguito gli accertamenti nel reparto di Rianimazione dove il giovane era ricoverato. I familiari non hanno dato il consenso alla donazione degli organi.
Intanto indagini serrate sono in corso a Noto. Alla base del ferimento potrebbero esserci dei contrasti tra famiglie dei Camminanti, nomadi che negli anni ’50 si sono stabiliti alla periferia di Noto. Ci sarebbe stato, uno scontro tra giovani, appartenenti alla comunità nomade, come la vittima, che avrebbero abusato di alcool fino a perdere il controllo.
La prova consisterebbe nei frammenti di vetro rinvenuti dai carabinieri. Dopo essersi separati, il 17enne sarebbe salito in macchina, insieme ai parenti, i rivali, invece, si sarebbero armati ed uno di loro avrebbe esploso più colpi di pistola, uno dei quali è finito in testa al giovane.
All’alba di oggi oltre 200 carabinieri hanno circondato un intero quartiere, setacciando casa per casa alla ricerca di armi detenute illegalmente. “Al vaglio le posizioni di alcune persone ritenute detentrici di alcune delle armi sequestrate”, spiegano gli investigatori dell’Arma, sottolineando come sull’omicidio del 17enne non è arrivata “nessuna collaborazione dai parenti e dai testimoni”. Case sfarzose e dotate di ogni comfort: sono quelle che si sono trovati davanti stamani i carabinieri. Sono stati 60 i militari che hanno cinturato il quartiere per impedire a chiunque di entrare o uscire senza essere controllato, altre squadre hanno perquisito le sfarzose residenze, in larga parte abusive. Grazie anche all’aiuto delle unità cinofile sono state rinvenute 10 pistole, centinaia di munizioni, circa 120.000 euro in contanti, tre pugnali e una carabina. Tutte le armi sono state sequestrate e saranno inviate al Ris di Messina per verificare se tra queste vi è quella che ha sparato contro il 17enne. Il denaro è stato sequestrato ed è stata avviata un’indagine patrimoniale a 360 gradi. “Non si spiega come persone che dicono di essere arrotini o di vivere di espedienti – sottolineano gli investigatori – riescano ad accumulare tanta ricchezza circondandosi di lusso nelle loro residenze che, benché siano in larga parte abusive, presentano al loro interno ogni comfort”.
Durante i controlli i tecnici dell’Enel hanno scoperto decine di allacci abusivi alla rete elettrica. Per i proprietari degli immobili è scattata la denuncia. Altri, invece, sono stati denunciati per ricettazione essendo stati trovati in possesso di veicoli e merci rubati. Un uomo è stato arrestato per il possesso di armi e munizioni e condotto nel carcere ‘Cavadonna’ di Siracusa a disposizione dell’autorità giudiziaria.