fonte Vincenzo Pane di La Sicilia – “Con l’omicidio di Siddique Adnan non ho nulla a che vedere. Conosco alcuni degli altri indagati perché vivevamo insieme e lavoravamo insieme in campagna”. In sintesi si è difeso così, davanti al gip Gigi Omar Modica nel corso dell’interrogatorio, il pakistano Muhammad
Nawaz, 31 anni, considerato da carabinieri e polizia il sesto componente del commando responsabile dell’omicidio di Siddique Adnan, ucciso a coltellate il 3 giugno scorso. Ad assisterlo è l’avvocato Vanessa Di Gloria. Secondo le prime ricostruzioni il movente sarebbe
da individuare nel fatto che Adnan aveva aiutato alcuni connazionali a denunciare dei casi di caporalato.
Gli indagati accusati di omicidio, tutti detenuti in carcere, sono i pakistani Mohammad Shoahib, 27 anni, Shujaat Ali, 32 anni, Muhammad Bilal, 21 anni, Imran Muhammad Cheema, 40 anni, Muhammed Shariel Awan, 20 anni e Muhammad Nawaz, 31 anni, difesi dagli avvocati Salvatore Baglio, Manuela Micale, Venessa Di Gloria, Fabio Esposto, Riccardo e Dario Miccichè. Solo di favoreggiamento è accusato Muhammad Medhi, 40 anni.