Il Fronte di lotta No Austerity nei giorni 21 e 29 Giugno 2016 dalle ore 8,30 alle ore 11,30 sarà presente davanti alla sede I.N.P.S. di Caltanissetta, in Via Camillo Benso Conte di Cavour 116. Saranno allestiti dei banchetti a supporto delle legittime rivendicazioni dei giovani che hanno partecipato al progetto denominato “Garanzia giovani” e che, ad oggi, non hanno ricevuto i dovuti stipendi.
Infatti, moltissimi giovani che si sono impegnati in percorsi di formazione-lavoro della durata di 6 mesi e il cui sbocco avrebbe dovuto essere un’assunzione, hanno visto deluse non solo le aspettative di stabilizzare le propria condizione lavorativa ma, addirittura, non hanno ricevuto la gratificazione economica che deriva dall’impegno profuso dagli stessi. Hanno, in pratica, regalato la propria forza lavoro ad uno dei tanti specchietti per le allodole di questo sistema che ha come unico scopo quello di sfruttare fino all’osso ogni categoria ed in modo particolare le fasce più deboli e meno protette della società, come per esempio quella giovanile.
Finora, alle richieste di informazioni sulla situazione dei pagamenti l’I.N.P.S., ente pagatore preposto dalla regione su mandato governativo, si è limitato a dare risposte, se così si possono chiamare, vaghe e poco esaurienti, limitandosi ad asserire con sufficienza che non ci sono i soldi!
Questi sit in hanno come scopo in primo luogo quello di mettere l’I.N.P.S., nella persona dei suoi dirigenti, di fronte alla propria responsabilità e dovere di fornire risposte trasparenti e complete; in secondo luogo, chiediamo che sia proprio l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale a farsi promotore di un immediato incontro chiarificatore con il prefetto che consenta di uscire da questa vergognosa situazione. Per questo motivo abbiamo messo a conoscenza il prefetto di Caltanissetta di queste nostre iniziative.
Invitiamo i cittadini a solidarizzare con questa vertenza. Come Fronte di lotta No Austerity, infatti, lavoriamo a unire le lotte, perchè solo uniti è possibile ottenere dei risultati.
Auspichiamo che questo sit-in diventi il punto di partenza per le più diverse rivendicazioni provenienti dal territorio, al fine di unire la lotta dei giovani a quella dei precari, degli immigrati, dei disoccupati, dei senzatetto, delle donne.
Esprimiamo solidarietà anche ai lavoratori e alle lavoratrici che in diversi Paesi del mondo, dal Brasile al Messico alla Francia, in questi giorni si mobilitano in massa per contrastare gli attacchi ogni giorno più feroci del padronato e lavoriamo affinché anche qui, grazie all’unità e alla forza della classe lavoratrice, si sviluppino mobilitazioni estese e radicali!
Facciamo come in Francia!