“Premessa: Ringrazio tutti i pochi Medici e Paramedici che esercitano la loro professione presso l’Ospedale S. Elia di Caltanissetta. Vi racconto in breve la mia storia nel’interesse di tutti i cittadini , che in futuro potrebbero avere bisogno di assistenza sanitaria presso tale struttura Ospedaliera. Il 9 Agosto ho una frattura scomposta del II metarsale piede sx. Vengo letteralmente parcheggiato per 36 ore in pronto soccorso in una lettiga (vedi foto )senza avere impacchi di ghiaccio, privo di lenzuola o cuscini , in 36 ore mi fanno solamente le rx e il tampone. Mi dicono che non c’e’ posto in Ortopedia e mi reco a casa … .il 12 agosto vengo ricoverato ma il piede era gonfio e tumefatto a causa del mancato ghiaccio e non essendo posizionato in alto in scarico era impossibile un operazione d’urgenza, cosi passano i giorni ben altri 6 giorni e finalmente in attesa che un anestesista si liberasse da urgenze chiamato a fare il Jolly nei vari reparti (in tutto l’ospedale ci sono solo 2 Anestesisti ! di cui uno sempre presente in terapia intensiva .Nonostante questa figura Medica sia ricercata uno di questi anestesisti non ha un contratto definitivo e sono in attesa di un concorso.
il 17 agosto vengo operato dalle 21 alle 24 da un bravo e disponibile chirurgo che aveva gia’ alle spalle ben 14 ore di sala operatoria. Ritorno per altri 2 giorni in degenza dove nel reparto di ortopedia servirebbe avere impacchi di ghiaccio , ma la macchina che crea il ghiaccio e’ rotta da tempo e mai piu’ ripristinata. Allora vi chiederete si ma sei stato sfortunato, era il periodo di ferragosto….Chiedendo in giro questa problematica esiste da tempo in ogni mese dell’anno , infatti il precedente primario del reparto ha dato le dimissioni. se sei arrivato a leggere fino a qui , vi chiedo per il vostro bene e quello dei vostri cari di raccogliere tutti insieme delle firme da depositare al direttore dell’Ospedale in modo da poter migliorare il servizio di tutti i reparti , ampliare l’organico medico e paramedico e lavorare meglio e in serenita’, in modo che queste tristi e dolorose vicende non si ripetano più.”