NISCEMI – Stavano ritornando nella città della SS. Madonna del Bosco, con l’autovettura carica di materiale ferroso,; incrociando le pattuglie di polizia, tentano di eludere i controlli, ma vengono comunque fermati dagli agenti: giovani niscemesi, uno dei quali già gravato da pregiudizi di polizia, denunciati per furto aggravato e trasporto illecito di materiale ferroso, per un peso di circa 280 Kg.. Nell’ambito dell’implementazione dei servizi di controllo del territorio, e di contrasto alla criminalità diffusa – disposta dal Questore della provincia di Caltanissetta, Filippo Nicastro – nella giornata scorsa, gli uomini del Commissariato di Niscemi, unitamente ai colleghi del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Occidentale, Palermo – diretti dal Commissario Capo Gabriele Presti, hanno denunciato in stato di libertà un giovane, niscemese, N.D. classe 1986 e V.S., classe 89, poiché gravemente indiziati del reato di furto aggravato, essendo stati trovati in possesso di un ingente quantitativo di materiale ferroso, all’atto del controllo su strada, mentre viaggiavano a bordo di un’autovettura. In particolare, nella mattinata scorsa, i poliziotti del Commissariato della città della Madonna del Bosco, unitamente ai colleghi del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Occidentale, Palermo, durante lo svolgimento del servizio di prevenzione e controllo del territorio, alla periferia della città, notavano un’autovettura, una Lancia Y, il cui conducente alla vista della pattuglia accelerava vistosamente la marcia. Dal veicolo, dopo aver imboccato una strada secondaria, i due occupanti, frettolosamente abbandonavano il mezzo, cercando di dileguarsi per le vie adiacenti, per eludere i controlli. Gli Agenti, in considerazione della condotta avuta dagli stessi alla vista della polizia, dell’atteggiamento vistosamente preoccupato e dai pregiudizi di polizia di uno dei due, procedevano ad effettuare una perquisizione, rinvenendo all’interno del cofano del veicolo, nel vano portabagagli dell’autovettura, 544 caviglie di attacco in ferro dal peso di circa 500 grammi circa cadauno, per un peso di circa 280 Kg. Le caviglie in ferro trovate in possesso degli odierni indagati, erano state presumibilmente state asportate da un vicino troncone della Rete Ferroviaria Italiana. Infatti veniva constatata la mancanza delle caviglie per ancorare le piastre di appoggio alle traverse dei binari, per un tratto complessivo di circa 60 metri, in un vicino tratto della rete ferroviaria. Alla luce di quanto acquisito, ovvero numerosi indizi in merito all’avvenuta asportazione illecita del materiale ferroso, ed al trasporto dello stesso senza alcun titolo autorizzativo, i poliziotti niscemesi procedevano alla denuncia in stato di libertà dei due giovani, segnalandoli, pertanto, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela, mentre il ferro rinvenuto veniva sequestrato. L’autovettura, altresì, veniva sottoposta a sequestro perché oggetto di confisca obbligatoria ai sensi dell’art. 259 comma 2, Dlgs nr. 152/2006.
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